“Ero in metrò a Milano e stavo studiando la parte, manca una settimana al debutto di Hystory Boys e sono indietro con la memoria. “Lima, fermata Lima”. Salto giù di corsa, ero sovrappensiero. Su per le scale mobili poi, prima di buttarmi nelle prove, un bel caffè al bar sotto in metropolitana e … avevo con me una pesante borsa con una vecchia NIkon e ma mi trovo senza lo zainetto. Panico e disperazione, c’era dentro di tutto e me lo hanno rubato! Corro al mezzanino, chiamano un po’ di stazioni ma niente. Poi mi ricordo una cosa: qualche giorno fa avevo attivato Trova il mio iPhone.
Mi precipito in teatro e mollo a due giovani attori macchina fotografica e altre cose che avevo in mano, prendo l’ iPhone 4 e accendo l’applicazione benedetta: ed ecco che mi appare il mio iPad, che è dentro lo zainetto!
Chiamo la polizia – continuavo a pensare a un furto – e spiego la cosa: “Ora è alla fermata di Lanza della MM2” “Ma scusi, lei come lo sa?” Spiego e mi sembrano poco convinti. Io intanto ho preso al volo un taxi: “Vada a Lanza, no vada in via Legnano!, anzi no, adesso si è spostato, via Bramante”. La polizia dice che mi richiamerà.
Mentre arrivo in via Bramante angolo piazza Lega Lombarda, dove è visibile il segnale del mio iPad sulla mappa, mi chiama la polizia e mi fa perdere tempo: per dirmi che non possono intervenire, hanno tre emergenze, non hanno auto. Mi devo arrangiare.
Ritorno su Trova il mio iPhone e l’iPad è sparito. Delusione e sconforto, dico al tassista di riportarmi all’Elfo, corso Buenos Aires 33. Sono cupo, speravo davvero di farcela e invece! Ma ecco che l’iPad riappare: in Piazza Castello e appena giunti, aggiorno il tracciamento, ma ci mette una vita, sembra sparito. Appare a Cadorna – ma allora è di nuovo in metropolitana! E lo traccia anche lì – e infatti riappare alla fermata MM2 di S.Agostino. Di lì a poco prende a muoversi e me lo ritrovo fermo davanti al Parco Solari, in un triangolino che mi pare proprio la fermata dei tram. Arrivo, dopo varie code, con il taxi. Senza speranza, passato troppo tempo. Scendo. Sull’iPhone me lo dà ancora fermo e in effetti è la fermata del tram: un sacco di gente, un sacco di zaini.
In fondo alla pensilina ecco lì un signore con il mio zaino in spalla. Il cuore in gola. “Lei ha il mio zaino” “E’ extracomunitario, si turba un po’, ma resta calmo. Ha un aria elegante, sembra indiano. “Lei mi toglie un pensiero. Controlli se c’è tutto. Lo ha lasciato in metropolitana. Non lo ho neppure aperto. Stasera a casa avrei guardato dentro per cercare di avvertire il proprietario.” “Le devo dare una mancia”. “No, no, controlli che se c’è tutto.” “C’è tutto. Grazie, arrivederci” . “Arrivederci”. Non gli ho neppure stretto la mano. Non gli ho spiegato. Ero troppo emozionato.
Il tassista era allibito. Poi sono tornato alle prove di History Boys all’Elfo, felice a anche un po’ frastornato. In fondo ci ho messo ho messo un’ora e venti girando parecchio in taxi per Milano. Ma ringrazio i mio iPad e Trova il mio iPhone: mi ha salvato da un bel guaio! C’erano cose importantissime dentro quello zaino…
Tornato a casa ho attivato Trova il mio iPhone sugli altri due iPhone di famiglia e l’ho fatto attivare a tutti quelli che conosco.”
Elio De Capitani