Il Raspberry Pi 5 è la “punta di diamante” dei computer su scheda singola offerti dalla Raspberry Pi Foundation in associazione con Broadcom. La fondazione ha ora presentato la versione da 16 GB, variante che si aggiunge a quelle da 4GB e 8GB e che negli USA è indicata con un prezzo di listino di 120$ (tasse escluse) e che in Europa dovrebbe costare meno di 150€.
La versione da 16GB sfrutta il System on Chip già visto nella variante da 2GB ed è utile per gestire, ad esempio, modelli linguistico di grandi dimensioni o applicazioni di dinamica computazionale dei fluidi, beneficiando del più elevato storage per core. La fondazione spiega che, benché Raspberry Pi OS sia ottimizzato per sfruttare configurazioni con poca memoria, distribuzioni “pesi-massimi” come Ubuntu beneficiano di quantità di memoria maggiore per uso in ambito destkop.
Dal punto di vista tecnico, la variante in questione sfrutta il processore Broadcom BCM2712 ottimizzato, con supporto a configurazioni di memoria maggiori di 8 GB. La RAM è fornita da Micron su singolo package con otto die LPDDR4X da 16 Gbit ciascuno.
La fondazione riferisce di essere orgogliosa del basso impatto ambientale dei computer Raspberry Pi: sono piccoli e leggeri, elementi che si traducono in minori emissioni associate alla produzione; a questo proposito l’azienda ha predisposto i “Raspberry Pi Carbon Removal Credits” da 4 dollari, che finanziano la cattura di CO2 dall’atmosfera tramite tecnologia di enhanced rock weathering (ERW), una tecnica che mira ad accelerare il naturale processo di degradazione chimica dei silicati.
150€ non sono tanti per un prodotto del genere ma aggiungendo una scheda microSD dedicata (o un SSD NVMe), un alimentatore, una custodia e alcuni adattatori necessari (es. un cavo da micro HDMI a HDMI), i prezzi si avvicinano a quelli di alcuni mini PC con di chip x86 più veloci e più adatti a utilizzo desktop. La scheda Raspberry Pi ha ad ogni modo il vantaggio del buon supporto da parte del suo produttore e di funzionare facilmente sotto GNU/Linux grazie ai vari driver open source.
Dopo i primi concept del 2006 sono state prodotte diverse versioni, fino alla scheda Raspberry Pi 5, lanciata nel 2023. Secondo quanto riporta l’University of Cambridge dal 2006 a oggi sono state vendute oltre 60 milioni di schede. A questo indirizzo dettagli sulla vita di Jack Lang – confodatore di Raspberry Pi – morto a maggio 2024.