Sul blog del progetto WebKit (il “motore” di rendering di Apple sfruttato in Safari) si fa riferimento a un’importante transizione: il motore utilizzato per il rendering delle pagine web adotterà integralmente Git ( software per il controllo di versione distribuito) per il tracciamento delle versioni e il servizio di hosting GitHub per ospitare il suo codice sorgente.
Finora il progetto utilizzava principalmente Subversion (svn), software di versionamento e controllo di versione sviluppato da Apache Software Foundation e il codice era ad ogni modo duplicato su GitHub come backup.
Nato nel 2005, Git era inizialmente pensato come un semplice strumento per facilitare lo sviluppo del kernel Linux ed è diventato uno degli strumenti di controllo versione più diffusi. Questo strumento non era disponibile quando Apple iniziò lo sviluppo del Webkit (nel giugno 2001) e la scelta più logica è stata Subversion. Git si è affermato nel tempo per la capacità di mantenere progetti di sviluppo distribuito anche molto ampi, elemento che giustifica ampiamente la scelta di Apple verso questa transizione. Gli sviluppatori del motore della Mela sfruttavano già copie archiviata su GitHub per lavorare, al posto di quelle archiviate sul server Subversion, elemento che ha ulteriormente contribuito alla decisione.
Tra i vantaggi di Git il supporto a diramazione e fusione (branching and merging) rapide e comode, con strumenti specifici per visualizzare e navigare una cronologia di sviluppo non lineare, la possibilità di pubblicare facilmente repository tramite vari protocolli, la gestione efficiente di grandi progetti, con velocità e scalabilità decisamente superiori a rispetto ad altri sistemi di controllo versione, funzionalità di autenticazione crittografica che rendono impossibile effettuare modifiche senza che altri sviluppatori possano notarlo.
Nel 2018 Microsoft ha comprato GitHub, la più grande piattaforma e luogo di condivisione di codice aperto. Il motore di rendering web di Apple è aperto e chiunque può contribuire ma non è possibile effettuare modifiche che lo portano in direzioni divrse da quelle per le quali è stato pensato da Cupertino, uno dei motivi per il quale probabilmente Google preferisce il suo e del proprio motore di rendering (“Blink“, motore di rendering per browser derivato da una fork di Google del componente WebCore di WebKit).
A questo indirizzo un nostro articolo con un tutorial su come usare Git anche per scriver documentazione.