Gli hacker protagonisti del progetto Black Mirror hanno diffuso in Rete una dimostrazione di come sia possibile impartire ordini a Siri con la sola “forza del pensiero”. E’ inutile sottolineare quanto importante possa essere una tale scoperta, se confermata nella sua efficacia e realizzabilità, non appena si avrà la possibilità di renderla agevolmente disponibile agli utenti.
Grazie ad un complesso sistema che prevede l’utilizzo di una scheda Arduino, elettrodi per rilievi ECG (elettrocardiogrammi), un Macbook Pro e un iPhone, i giovani hacker sono riusciti ad impartire comandi vocali attraverso Siri all’iPhone 4S e a far compiere al dispositivo specifiche azioni.
Al momento il progetto sacrifica molto gli aspetti estetici di design e le esigenze di praticità, ciò non toglie che il risultato sia impressionante. Il sistema potrebbe essere sintetizzato e semplificato come segue:
– gli elettrodi applicati sulla pelle percepiscono le onde celebrali e trasformano tali impulsi in dati analogici;
– la scheda Arduino collegata al Macbook ha un programma collegato ad un chip che filtra i segnali recepiti e li converte in comando vocale;
– uno dei componenti dell’esperimento ha nel tempo “allenato” il programma a convertire le stesse tipologie di segnali in specifiche parole: Call, Set, Diario ecc.;
– in questo modo in base al segnale ricevuto il programma riesce a riconoscere la parola pensata che viene inviata ad un sintetizzatore vocale, che a sua volta la trasmette a Siri attraverso un’uscita audio, implementata al sistema.
Unica attività manuale da compiere per avviare l’intero processo è quella di premere sul pulsante Home dell’iPhone per attivare Siri, ma è auspicabile che presto verrà aggirato anche quest’ultimo piccolo inconveniente.