Il bridge Philips Hue di prima generazione, rilasciato nell’ormai lontano 2012, smetterà di essere supportato a partire dal 30 aprile prossimo. In altri termini, da quella data perderà l’accesso ai servizi online. Signify, la società che un tempo era conosciuta come Philips Lighting, ha anche menzionato in un tweet che il bridge di prima generazione non riceverà più aggiornamenti software dopo la fine del mese prossimo.
E così, dopo ormai 8 anni di onorata carriera, Signify non supporterà più il dispositivo entro maggio, anche se sarà ancora possibile controllare il bridge localmente tramite l’app dedicata.
La versione interessata, tanto per capirsi, è quella del bridge di forma rotonda, mentre le versioni più recenti, che continueranno ad essere supportate, sono quadrate. Sebbene molti potranno ancora disporre a casa di un bridge prima versione, c’è anche da ricordare che le nuove luci Hue non necessitano più di un bridge per il corretto funzionamento, anche se sarà ancora necessario nel caso in cui si voglia collegare accessori aggiuntivi, come i sensori di movimento, così come rimane necessario per accedere alle funzionalità più avanzate.
La cessazione del supporto del bridge Philips Hue di prima generazione significa che gli utenti che lo possiedono non potranno più utilizzare le funzioni che richiedono l’accesso a Internet, incluso il controllo quando si è fuori casa. In ogni caso accensione, regolazione e spegnimento risulteranno ancora disponibili dopo il termine del 30 aprile quando l’utente si trova in casa tramite smartphone e app.
Il pensionamento del bridge di prima generazione di Hue non arriva comunque a sorpresa. Signify ha smesso di rilasciare gli aggiornamenti per il dispositivo già dall’aprile 2019. Si tratta del primo segnale tangibile di come i dispositivi connessi si siano comunque evoluti nell’ultimo decennio. In effetti, era ora di dire addio al primo bridge Hue.
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