Una volta si diceva che un cane che morde un uomo non è una notizia, ma un uomo che morde un cane sì (tranne che in certe parti dell’Estremo Oriente). Beh, questa apparentemente è una notizia: il record di crowdfunding di Kickstarter, finora detenuto da Pebble Time (ricordate: l’orologio eInk) adesso è passato a una trilogia supersegreta di romanzi fantasy di Brandon Sanderson, autore decisamente non ignoto che in 35 minuti ha tirato su il primo milione di dollari, fermandosi a quota 20,4 dopo tre giorni di campagna. Una campagna che porterà alla produzione di quattro romanzi fantasy da pubblicare uno ogni tre mesi
Il buon Sanderson è in questo caso un autore indie e self-published, ma in realtà è un autore vero che ha deciso di mettersi in proprio. Ha già pubblicato la sua lunga serie di romanzi che fanno parte della serie Cosmere Universe (tipo un Marvel Cinematic Universe, solo scritto da una persona sola) che si compone di vari cicli tra cui la serie Mistborn e The Stormlight Archive (Le Cronache della Folgoluce). Inoltre, è stato l’autore scelto per portare a termine la serie infinita di romanzi fantasy The Wheel of Time (cioè La ruota del tempo, recentemente diventati una serie tv per Amazon Prime Video) dopo la morte dell’autore originale Robert Jordan.
Soprattutto, il buon Patterson è uno scrittore prolifico, praticamente un grafomane: famoso per chiudere un libro in pochi giorni, dopo un paio di settimane al massimo di lavoro.
Il senso della sfida
Cosa spinge allora un autore che è capace di andare da qualsiasi editore e farsi dare un massiccio anticipo a giocare una carta rischiosa come quella di Kickstarter? Beh, Patterson ha un nemico chiaro in testa, che non sono gli editori (tanto disprezzati da Mark Twain, invece) bensì il colosso che c’è dietro a tutto, cioè Amazon. Secondo Patterson, che ne ha parlato con il New York Times, andare su Kickstarter è un modo per fregare Amazon, che controlla l’80% delle vendite dei libri attualmente pubblicati da Sanderson. Passare da Kickstarter vuol dire recuperare il 100% delle vendite e prendersi la fetta grande dei profitti: anzi, la totalità.
Le conseguenze di una vittoria da parte di Sanderson su Amazon sono ancora lontane da vedersi, ma potrebbero essere solo positive, secondo l’autore: «Se si indebolisce la presa di Amazon sul settore, questa è una cosa buona per gli editori, che oggi come oggi sono sotto il piede di Amazon. Non voglio presentare questa vicenda come “Brandon vs Amazon”, intendiamoci. Amazon è grande. Ma penso che nel lungo periodo il monopolio Amazon sia un male innanzitutto per Amazon stessa. Se non hanno avversari, smetteranno di innovare”.
La tetralogia
I libri che Sanderson adesso si metterà a scrivere a spron battuto, e che verranno pubblicati a gennaio, aprile, luglio e ottobre del 2023, saranno in parte ambientati nel suo universo personale. Chi li ha comprati ha speso parecchio ma solo se non si fa il paragone con quello che si può comprare tradizionalmente. Comunque, i quattro audiolibri vengono via per 60 dollari, gli ebook per 40 dollari e le versioni cartacee con la copertina rigida sono in tutto a 160 dollari (escluse le spese di spedizione).
La tetralogia per adesso è prevista solo in inglese, ma potrebbe anche essere tradotta in italiano, se Sanderson deciderà di scendere a patti con agenti ed editori “tradizionali” in altri paesi. Può anche essere “assaggiata” sul suo sito e su Youtube per l’audiolibro, ovviamente in inglese.
La grande disintermediazione
Il tema più profondo di questa notizia, di quest’uomo che morde il cane, non è tanto quello della gigantesca quantità di soldi che uno scrittore può fare per pagarsi un anno di lavoro grazie alla rete (venti milioni di dollari sono un profitto molto lontano da quello che guadagnano artigiani del mestiere che scrivono anche di più di Sanderson ovviamente per molto meno) ma il più generale senso di cambiamento che si avverte nel mondo dell’editoria.
A fronte di una costante trasformazione in peggio per quanto riguarda il mercato editoriale, con la maggior parte dei libri invenduti e in generale gli autori che si abbandonano al self-publishing saturando la banda passante dei lettori, dall’altro è evidente che la rivoluzione monopolizzante di Amazon a cui lo stesso Sanderson fa riferimento è solo l’inizio della storia e neanche tutto. La possibilità di trovare circuiti di distribuzione alternativi ad Amazon è molto più concreta oggi e la visibilità passa sia attraverso un processo di produzione e spedizione che probabilmente Sanderson orchestra con terzisti coordinati e ben gestiti (tipografie, studi di grafica, gente che registra gli audiolibri ma anche staff per la gestione dell’editing e della riscrittura) evitando completamente il circuito canonico degli editori, librerie e Amazon.
La disintermediazione totale avviene quando il lavoro ha le dimensioni di una forma di artigianato e non è necessario far scalare le attività assumendo e organizzando una attività commerciale tradizionale dietro alle proprie idee. È immaginare di costruire una azienda di una persona e con quella crescere dal punto di vista dei profitti e della sostenibilità della produzione. Sanderson ha da poco passato i 45 anni, è nel pieno della maturità con l’esperienza per fare molto e l’energia per sostenere questo sforzo. Altri con molto meno di 20 milioni (che poi si ridurranno a 6-7 dopo le tasse e le spese di produzione) ne avrebbero abbastanza per ritirarsi per sempre a vita privata su un’isola greca o in una masseria pugliese. Vediamo cosa riuscirà a fare Sanderson.