Il bus di espansione PCI Express nella prossima versione 4.0 supporterà la velocità di 16 GT/sec (Giga Transfer al secondo, circa, i dati grezzi che è possibile spostare). Il PCI Special Interest Group spera di completare le specifiche finali per la fine del 2014 e i primi sistemi che lo useranno potrebbero arrivare nel 2016. Si tratterà, a detta del gruppo, dell’ultimo bus a usare il rame: allo scadere di quest’ultima rivisitazione (tipicamente una nuova variante del bus è presentata ogni quattro anni) i futuri sistemi si appoggeranno infatti a tecnologie ottiche (non prima ad ogni modo del 2019). Il PCI SIG non ha completato le specifiche, ma i membri associati ritengono che siano necessari due o tre livelli per la manipolazione dei segnali DFE tap (decision feedback equalization). Fino a questo momento, la sperimentazione si è limitata agli aspetti elettrici e analogici, in seguito gli ingegneri si concentreranno a miglioramenti sui layer logici, ai protocolli per la gestione delle latenze, la correzione e la gestione degli errori. La sperimentazione durerà anni poiché al momento i membri del SIG sono ancora al lavoro sulle soluzioni PCIe 3.0, tutte in fase di collaudo e certificazione (le specifiche finali sono state rilasciate solo a novembre dello scorso anno).
Il PCI Special Interest Group dovrebbe in futuro realizzare anche una versione via cavo dello standard PCI Express con il quale sfidare la tecnologia d’interconnessione a 10 Gpbs Thunderbolt (progettata da Intel e Apple). Thunderbolt sfrutta due metodi di comunicazione o protocolli: PCI Express per il trasferimento dati e DisplayPort per i display (la prima offre la flessibilità per collegare in sostanza qualunque tipo di dispositivo e DisplayPort rende possibili risoluzioni dei display superiori a 1080p e fino a otto canali audio contemporaneamente). Il consorzio PCI SIG confida di poter realizzare una soluzione capace di offrire un throughput fino a 32 Gbit/s grazie all’uso di quattro linee PCI Express 3.0 in parallelo, ognuna in grado di supportare velocità di 8 GT/s. Anche in questo caso inizialmente le tecnologie d’interconnessione saranno in rame, successivamente potrebbero adottare soluzioni ottiche.
Intel e Apple hanno nel frattempo poco da preoccuparsi: sulla carta lo sviluppo di Thunderbolt promette bene e potrebbe fare un balzo grazie alle tecnologie ottiche: la tecnologia che consente oggi di operare a 10 Gbps in futuro potrebbe raggiungere anche i 100 Gbit/s.
[A cura di Mauro Notarianni]