Il 28 giugno 2011 come il 12 febbraio 1931, allora un messaggio radiofonico, oggi un Tweet. Due momenti distanti nel tempo e nei media usati ma ambedue storici perché rappresentano un punto di svolta nel modo con cui la Chiesa cattolica e per la precisione la sua massima autorità, ovvero il Papa, decide di comunicare con i suoi fedeli. Se in quel distante inverno anteguerra era stato Pio XI a fare una scelta radicale impugnando un microfono, oggi Papa Benedetto XVI per lanciare il suo “cinguettio” ha scelto un iPad, debitamente ripreso dalle telecamere del centro di produzione della TV Vaticana.
L’occasione per il pontefice di utilizzare un tablet Apple (un modello di più recente generazione di colore nero) è stata l’inaugurazione del nuovo portale delle notizie news.vatican.va, un sito che raggruppa tutti i media vaticani, dall’Osservatore Romano alla Radio Vaticana al centro televisivo. L’apertura ufficiale del sito è avvenuta, appunto, con un tweet in due lingue: Italiano ed Inglese. «Cari Amici – ha scritto il papa – Ho appena dato l’avvio a http://www.news.va/. Sia lodato Gesù Cristo! Con le mie preghiere e la mia benedizione, Benedictus XVI».
Il Vaticano e la Chiesa Cattolica in genere nel corso degli ultimi mesi hanno notevolmente innalzato la loro attenzione sui nuovi media. Sono innumerevoli i segnali i questo senso, dalla proliferazione delle applicazioni per la preghiera e la consultazione di libri sacri ai messaggi con cui l’arcivescovo Carlo Maria Celli, presidente del pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, invita i sacerdoti e tutti coloro che operano nel settore della pastorale a porre massima cura nell’abbracciare canali come Internet, la comunicazione digitale e mobile e tutti i dispositivi usati per alimentare il dibattito e lo scambio di idee nell’era moderna. Le immagini del Papa che usa un iPad e lancia un Tweet si può però considerare un messaggio “definitivo” in questo senso.