Finalmente si sblocca lo stallo nelle trattative che per oltre un anno circa ha bloccato le novità in arrivo da Cupertino per Apple TV. Secondo quanto riporta il New York Post il nuovo servizio “Apple TV è pronto e spacca” mentre le stime dell’abbonamento mensile indicano un prezzo compreso tra 10 e 40 dollari, in grado di competere con altri servizi simili già disponibili di Sling Dish da 20 dollari al mese e Sony Playstation Vue compreso tra 50-70 dollari al mese.
I riferimenti sono per un servizio di streaming per Apple TV con un pacchetto di canali in grado di sostituire le offerte degli abbonamenti TV via cavo, soprattutto per quanto riguarda le emittenti locali USA. Per diversi mesi i dirigenti di Cupertino avrebbero trattato con scarsi risultati con ABC, CBS, NBC e Fox ma per ottenere i diritti sui contenuti delle affiliate sarebbero state necessarie innumerevoli trattative con ognuna delle controllate locali. Il recente sblocco della situazione sarebbe derivato da un colpo di genio del team capitanato da Tim Cook che avrebbe esplicitamente richiesto a ognuna delle emittenti di ottenere i diritti delle proprie affiliate, in vista di un possibile accordo con Cupertino in grado di generare un nuovo flusso di ricavi per gli stessi contenuti.
Dai commenti positivi che emergono sembra che questa strategia abbia colpito nel segno, anche se rimangono diversi aspetti da sistemare, inclusa la quota del 30% richiesta da Apple nel caso in cui un utente effettui un abbonamento da Apple TV o all’intero di una app. Infine le dichiarazioni e i commenti sul nuovo servizio Apple TV, che sarebbe già pronto e di buona qualità, lasciano ben sperare per un lancio non distante nel tempo. È probabile che novità Apple TV saranno presentate in autunno: oltre al servizio in streaming è atteso da lungo tempo un rinnovo hardware di Apple TV che non è più stata aggiornata da quasi due anni. Mentre in USA tra le novità di rilievo ci sarà il servizio in abbonamento per la TV in streaming, sempre per Apple TV è atteso da lungo tempo il supporto per le app di terze parti e per un app store dedicato.