Il Mac mini è finalmente rinato, sfrutta potenti processori Intel con quattro o sei core di ottava generazione, supporta fino a 64GB di memoria RAM, integra veloci unità di storage e altre interessanti caratteristiche.
La versione base di Mac mini 2018 (Core i3 quad‑core di ottava generazione a 3,6GHz, 8GB di memoria RAM DDR4, Intel HD Graphics e Unità SSD PCIe da 128GB) parte da 919 euro IVA inclusa.
La versione più potente (processore Intel Core i5 6‑core di ottava generazione a 3,0GHz che con turbo Boost arriva fino a 4,1GHz, 8GB, SSD 256GB) è venduta a 1269,00 euro IVA inclusa. In fase di ordine è possibile personalizzare CPU, RAM (fino a 64GB), archiviazione (fino a 2TB), Ethernet (10/100/1000 o 10Gigabt) e il software da preinstallare.
Le opzioni
Partendo dalla configurazione base e scegliendo, ad esempio, l’Intel Core i7 6-core a 3,2GHz al posto del Core i3 quad-core, il prezzo cresce di +350,00 euro. La RAM base è di 8 GB (DDR4 2666MHz; per avere 16GB bisogna aggiungere 240 euro. Apple chiede 720 euro per 32GB e ben 1680 euro per avere 64GB.
Mac mini ha di serie una veloce unità SSD da 128GB. Se abbiamo bisogno di più spazio di archiviazione possiamo scegliere un’unità SSD da 256Gb (+240,000), da 512GB (+480,00 euro), da 1TB (+960,00 euro) o da 2TB (+1920,00 euro).
La connessione Ethernet di serie è la classica Gigabit 10/100/1000Base-T (1 Gbps) per connessioni di rete fino a 10 volte più veloci è disponibile anche un’opzione 10 Gigabit Ethernet (+120,00 euro), sempre con connettore RJ-45, che funziona alle velocità standard NBASE-T di 1 Gbps, 2,5 Gbps, 5 Gbps e 10 Gbps.
Configurando la macchina al top delle possibilità (processore Core i7 6-core, 64GB di RAM, unità SSD da 2TB, Ethernet 10Gigabit) si arriva al prezzo di 4639 euro. Il costo può aumentare ancora preinstallando Final Cut Pro X (+329,99 euro) e Logic Pro X (+229,99 euro), per un totale di 5.198,98 euro.
Visti i prezzi non ha probabilmente senso comprare l’espansione di memoria RAM e le unità SSD direttamente da Apple se queste sono sostituibili o incrementabili dall’utente: l’SSD è saldato ma il Mac mini 2018 ha 4 porte Thunderbolt 3 ed è possibile aggiungere dischi esterni ultraveloci anche per montaggio video senza grandi problemi: per compiti “pesanti” il consiglio è investire da subito sulle capacità del processore ed espandere in seguito la RAM visto che si possono sostituire in autonomia i due banchi 2666MHz DDR4 SO-DIMM (2X4) presenti nella configurazione base.
A puro titolo di esempio un banco da 16 GB con quelle caratteristiche costa online dai 120 ai 160 Euro: per portare il modello base a 32 Giga con un kit esterno occorreranno circa 280 Euro contro i 700 richiesti da Apple.
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Per aggiungere un SSD velocissimo esterno Thunderbolt 3 da 512 GB con lettura/scrittura a 2800 KBps X5 di Samsung occorrono circa 360 Euro contro i 480 Euro richiesti da Apple per portare il disco a 512 GB e si mantiene il disco interno con T2 per gestire in sicurezza i propri dati.
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Se invece volete “limitarvi” ad USB-C 3.1 (2 Gen – seconda generazione con transfer rate da 10 Gbps ) ancora ottimo per usi foto, audio, design etc… potete pensare ad un disco SSD da 512 GB T5 di Samsung a poco più di 120 Euro.
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Insomma, per portare il Mac mini al massimo occorrono grossi investimenti ma la sua natura “modulare” con Ram intercambiabili e tante porte velocissime permette di farlo progressivamente e con interessanti opzioni di terze parti.
Tenete in ogni caso presente che al Mac mini (base o no) bisogna eventualmente aggiungere anche tastiera, mouse e monitor…