Un nuovo iPad uguale a quelli vecchi. Ma capace di stupire. Perché il Nuovo iPad sta in mano come il precedente (si passa da 8,8 a 9,4 mm di spessore) , pesa sostanzialmente come il precedente (si passa da 613 a 662 grammi), usa cover simili e ha lo stesso fattore di forma del precedente. Ma quando lo guardi, è cambiato tutto.
L’esperienza dell’iPad, lo abbiamo scritto mille volte, è magica perché visiva e tattile al tempo stesso. Apple ha capito, e potenziato come e dove poteva. La dimostrazione è iPhoto, la nuova app che mancava e che uccide in un colpo solo tutto il mercato delle applicazioni per il fotoritocco presenti su iPad (e iPhone 4 e 4S). Introduce decine e decine di funzionalità di editing delle immagini, uno straordinario photo journal e soprattutto nuove gestures che permettono di fare cose prima impossibili. Sarà un programma da studiare con attenzione, perché porta dentro il mondo iPad una ricchezza e una immediatezza d’uso che non si fermeranno a questa applicazione.
E poi lo schermo La verità è che l’iPad è una tavoletta che cerca di scomparire e dare tutto lo spazio possibile al contenuto. Che senso ha cambiarne la forma, oramai ridotta al minimo indispensabile, quando si può migliorare il modo in cui il contenuto si presenta? Il nuovo schermo ha un impatto incredibile, visivamente è una festa, permette di vedere dettagli e scorgere punti prima impossibili, rendendo compatte e definite come fossero a stampa anche le immagini più minuziose, e i font più scalettati.
Il Nuovo iPad (grande ironia non solo nel nome, ma anche nel fatto che nell’invito c’era una foto artatamente scattata in maniera tale che sembrasse dovesse mancare il tasto Home che invece è ben presente) è un apparecchio fatto per non impressionare. A quello ha già pensato il precedente modello.
Invece, è fatto per convincere e dare una spinta non solo a chi magari deve aggiornare dal primo modello, ma soprattutto da chi si troverà per la prima volta un apparecchio con un video a risoluzione superiore a quella di un televisore ad alta definizione. Più di tre milioni di pixel, una densità per pollice di 262 pixel, un miracolo dell’elettronica, con una connessione “globale” comprensiva di 4G LTE e di 3G con il maggior numero possibile di bande di connessione. Questo non abbiamo potuto provarlo nella gremita sala stampa.
Qui a Londra ci sono duecento giornalisti, pochissimi gli italiani (tutti molto delusi, soprattutto perché non arriva Siri nella nostra lingua con iOS 5.1) e tutti che cercano di toccare il nuovo apparecchio, girare un video, giocare con iPhoto iOS. C’è la “solita” calca dei grandi eventi di Apple che negli anni Macity è stata in grado di testimoniare in prima persona, eppure manca Steve Jobs e questo è il primo prodotto lanciato senza più il fondatore dell’azienda.
A dire la verità i prodotti sono due: perché identica alla precedente generazione c’è anche la nuova Apple Tv HD da 1080p. Chi scrive la usa dalla prima generazione e non potrebbe farne a meno, è il centro della vita di famiglia, il punto di estensione dei video, delle immagini e degli audio da vedere sul grande schermo. Certo, il cambiamento non è epocale (da 720 a 1080p) e c’è anche da dire che la banda larga italiana è già messa a dura prova dai contenuti con la risoluzione HD Ready, tanto da far temere che i Full HD possano essere ostici da digerire. Eppure, la nuova interfaccia convince e rende bene l’idea per chi conosce l’apparecchio di quanto sia semplificata e resa ancora più facile la vita con Apple Tv.
L’iPad è il protagonista indiscusso. Un prodotto che sta entrando a velocità incredibile nella leggenda. Il mondo ha metabolizzato la novità e, nonostante nel 2011 siano stati lanciati più di 100 tablet della concorrenza, il vantaggio di Apple è talmente ampio che pare quasi poco elegante menzionarlo. Eppure, l’azienda che ha fatto scaricare ai suoi clienti 25 miliardi di applicazioni sente che il suo momento non solo non è passato, ma sta ancora crescendo. “Il meglio deve ancora arrivare” ha concluso Tim Cook. E, guardando il Nuovo iPad, c’è da credergli.