Sony cambia: Stringer lascia l’incarico di amministratore delegato, posizione che sarà assunta da Kazuo Hirai. L’avvicendamento, effettivo dal primo aprile quando Stringer diverrà presidente della società di Tokyo, è stato annunciato nel pomeriggio di oggi, ora giapponese, dando il via ad una serie di commenti e di considerazioni che certo si moltiplicheranno nelle prossime ore.
L’addio anticipato di Stringer (il suo abbandono programmato era previsto per l’anno prossimo), primo “capo” non giapponese di una società di elettronica del Sol Levante cui era stato affidato l’incarico con la speranza che potesse individuare la chiave per riconquistare i mercati internazionali, rappresenta una sorta di ammissione che qualche cosa continua a non andare per il verso giusto in Sony. Il colosso dell’audio, video e intrattenimento, sembra ancora incapace di trovare una strada per tornare a battere da protagonista settori in cui in passato era risultata dominante ma che negli ultimi anni hanno visto decrescere l’importanza del suo marchio a favore di nuovi concorrenti, qualcuno dei quali inaspettato come Apple, che ha detiene saldamente nelle mani sia lo scettro dei dispositivi mobili, di cui Sony fu un sinonimo, sia quello dell’innovazione che venne cavalcato con profitto e grandi risultati di immagine negli anni 80/90.
Per quanto riguarda i televisori, oggi il problema principale sono i coreani. Samsung ed LG hanno sbaragliato i giapponesi sul piano del rapporto qualità-prezzo così che il settore dei televisori è in perdita da 8 anni consecutivi, penalizzato anche dallo yen forte che rende Sony incapace di trovare espansione in nuovi mercati come quello sudamericano. Le cose non vanno meglio nel settore console dove Nintendo e la “parvenu” Microsoft danno parecchio filo da torcere alla linea Playstation di console portatili e per il salotto.
Diversi analisti intervistati da Bloomberg sottolineano il compito non semplice per il nuovo Ceo, in precedenza presidente dell’area Consumer Products & Services Group che include tutti i prodotti consumer. Gli toccherà, soprattutto, capire come sfruttare il patrimonio di proprietà intellettuali e di prodotti per andare verso la convergenza sul mobile dove in futuro si giocherà una buona parte delle speranza di rilancio di Sony. Questa, in assenza di dispositivi leader per quanto riguarda telefonia (dove Sony ha appena liquidato la partnership con Ericsson assumendosi totalmente la responsabilità di gestire la linea smartphone) e tablet e un ruolo marginale nel campo dei laptop, è forse la sfida più formidabile che attende Hirai.
In calce inseriamo le fotografie di Howard Stringer e anche di Kazuo Hirai nuovo Ceo di Sony scattate da Macitynet all’IFA di Berlino del 2011.
