Om Nom, il “coso” (secondo qualcuno è un draghetto, secondo qualcun altro una rana mutata geneticamente, secondo altri solo un piccolo mostro senza identitò), protagonista indiscusso e all’origine di buona parte del successo di Cut The Rope diventa una sorta di tamagotchi. È il nuovo gioco mio Om Nom a permettere di adottare la bestiolina con la faccia da furbastro, ossessivamente a caccia di “bon bon”.
La storia mette Om Nom in una nuova casa con il giocatore nel ruolo di suo tutore; dovremo dargli da mangiare e molto altro ancora. Non solo l’utente dovrà servire squisiti dolci al piccolo drago, ma anche giocare, personalizzare il mostriciattolo e, in generale, compiere qualsiasi azione che possa farlo sentire a suo agio. Oltre alle classiche attività di intrattenimento, tra le quali la possibilità di fargli il bagno, il giocatore potrà anche vestire il piccolo draghetto o acquistare accessori, come buffi occhiali, trucchi, corone d’alloro.
Oltre a dargli da mangiare e vestirlo, il giocatore dovrà anche curare il piccolo protagonista di gioco, nel caso in cui dovesse malauguratamente ammalarsi. Le personalizzazioni possibili sono davvero tante e non si limitano al drago (o quel che esso è…), ma si estendono anche alla stanza e all’ambiente circostante. Come se non bastasse, per la prima volta gli autori presentano anche un secondo protagonista, questa volta di sesso femminile. Om Nom insomma, reagirà in cento modi diversi e con animazioni piuttosto buffe e divertenti, già in parte apprezzate nella serie Cut The Rope.
Il mio Om Nom, inoltre, offre anche dei mini giochi, come i classici match 3 game, per conferire varietà al prodotto e offrire spunti di divertimento diversi a ciascuna tipologia di giocatore. Si tratta di un titolo molto diverso dai precedenti appartenenti al brand. In ogni caso, un alone di mistero attirerà chiunque, dato che il giocatore dovrà anche completare le ricerche del Professore per ottenere informazioni sulle misteriose origini di Om Nom.