Non è stato un buon trimestre quello di quest’anno per il mercato smartphone e la fonte del problema è ovviamente la pandemia da coronavirus. L’iPhone ha resistito al tracollo ma le vendite nel primo trimestre sono calate del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il CEO Tim Cook ha detto chiaramente di non prevedere dati migliori per il trimestre successivo.
Le ultime analisi di Canalys evidenziano che non è stato un grande trimestre per nessun produttore, con una diminuzione media complessiva del 13% e spedizioni pari a 272 milioni di unità.
Apple mantiene il suo terzo posto con una stima di 37,1 milioni di unità spedite nel Q1 2020 e una quota di mercato del 13,6%, cresciuta ad ogni modo di uno 0,8% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno: tutto sommato Apple non va così male rispetto ad esempio a Samsung che ha spedito 59,6 milioni di unità, registrando un -17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e Huawei che ha spedito 49 milioni di unità , altro -17% anno su anno.
In questo turbolento contesto, si fa notare invece Xiomi con 30 milioni di unità spedite, e un +9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tutti i produttori cinesi hanno registrato ad ogni modo un calo per la forzata chiusura delle varie fabbriche per via del lockdown, con molti stabilimenti chiusi anche dopo la fine delle festività legate al Capodanno Cinese del 10 febbraio. I produttori hanno inizialmente faticato a riprendere il lavoro ma una risalita c’è stata a marzo, con il ritorno alla normalità nelle supply chain nonostante il crollo della domanda.
Il crollo è stato avvertito in modo particolare in Cina dove le spedizioni sono diminuite del 18%, con 73 milioni di unità spedite, livelli bassi che erano stati registrati nel 2013.
I dati di questo primo trimestre potrebbero essere solo un assaggio di ciò che vedremo dopo: il picco dell’epidemia che non vuole rallentare e tante persone confinate a casa non contribuiranno certo alla rapida crescita economica.