Le spedizioni di dischi rigidi sono crollate nel 2022. È quanto riportato in un documento di Trendfocus spieabdo che tutti i brand del settore hanno sofferto del declino, con Seagate e WDC che hanno quasi dimezzato le spedizioni rispetto all’anno precedente
Il marchio che ha faticato di più è Seagate, con spedizioni diminuite del 43,7% rispetto allo scorso anno, seguito da WDC per il quale si segnalano spedizioni inferiori al 43% rispetto allo scorso anno. Toshiba ha più o meno mantenuto la quota di mercato nel 2022, e ora segna un -39,3% anno su anno.
Ovviamente il motivo per il quale i tradizionali dischi rigidi si vendono meno rispetto a prima è perché quasi tutti i vendor di PC e affini sono passati alle unità SSD. Secondo MiniMachines il 92% dei PC portatili venduti nel 2022 integrava un SSD, cifra che dovrebbe arrivare al 96% nel 2023. Ora è praticamente difficile trovare un computer che non integri di serie unità SSD.
Il mercato dei tradizionali dischi rigidi sopravvive grazie ai NAS e alle unità esterne a basso costo che tipicamente integrano HDD da 3,5″ o 2,5″, acquistati tipicamente come sistemi di backup da utenti di computer e console. I dischi rigidi sono ad ogni modo ancora interessanti in vari ambiti: NAS a parte, offrono capacità di archiviazione elevatissima non ancora possibili con le unità SSD (per per non parlare dei costi a parità di archiviazione); esistono inoltre dischi pensati per cloud privati, pubblici e infrastrutture IT tradizionali, altri realizzati appositamente per applicazioni e carichi di lavoro classe Enterprise che consentono di soddisfare le esigenze di memorizzazione di dati non strutturati a costi contenuti.
Gli architetti IT che gestiscono infrastrutture cloud pubbliche, private, edge e ibride devono implementare soluzioni di memorizzazione in grado di offrire prestazioni ottimali al minor costo possibile e da questo punto di vista gli HDD sono ancora imbattibili. Le unità disco dominano attualmente il mercato degli exabyte cloud, offrendo il costo per terabyte più basso in base a una combinazione di fattori tra cui prezzo, costo, capacità, potenza, prestazioni, affidabilità e conservazione dei dati.