Per il secondo trimestre che si è concluso a giugno Samsung prevede profitti dimezzati, questo nonostante i guai di Huawei e sopratutto nonostante un sostanzioso pagamento di Apple nell’ordine di diverse centinaia di milioni di dollari.
L’avvertimento della multinazionale sudcoreana punta così al terzo trimestre consecutivo di risultati in calo, soprattutto con un marcato calo dei profitti. Nel trimestre più importante dell’anno delle vacanze di Natale 2018 Samsung ha registrato 6,2 miliardi di won di profitti, il risultato più basso fin dal 2016.
Per il secondo trimestre appena conclusosi Samsung prevede profitti dimezzati, più precisamente un calo del 56% per un totale di 6,5 miliardi di won, circa 5,6 miliardi di dollari. Il risultato sarebbe potuto essere peggiore senza una cospicua entrata extra, un unico mega pagamento di 683 milioni di dollari indicato nei prospetti finanziari della multinazionale ma proveniente da un cliente il cui nome non viene specificato.
Come spesso accade nelle manovre dei colossi IT, quando il nome non viene indicato in molti casi si tratta di una operazione con Apple. Questa volta gli indizi non mancano: nelle scorse settimane erano emerse indicazioni di trattative in corso tra Apple e Samsung per trovare un accordo per le reciproche pendenze. Da una parte Samsung doveva ad Apple rimborsi per alcune prime partite di display OLED destinati a iPhone non conformi alle specifiche richieste da Cupertino.
D’altra parte Apple doveva a Samsung un ingente rimborso per non aver rispettato il quantitativo di ordini minimo stabilito di schermi OLED per iPhone. Per ottenere queste commesse infatti Samsung si è impegnata e ha costruito in tempi rapidi un grande stabilimento di produzione di ultima generazione, impianto che ora è sfruttato per meno della metà della sua capacità massima a causa delle vendite iPhone meno brillanti del previsto.
Per i mesi a venire non si prevedono miglioramenti sostanziali per il business di Samsung. La crisi del mercato delle memorie non dà segni di miglioramento, colpendo la filiale del gruppo che è uno dei principali costruttori al mondo. Oltre alle tensioni commerciali tra USA e Cina, negli ultimi giorni si aggiungono anche tensioni commerciali tra Giappone e Corea del Sud, un altro fronte che complica ulteriormente le prospettive di business per i prossimi trimestri.
Nonostante la buona accoglienza dei Galaxy S10 e le buone previsioni per il nuovo Galaxy Note 10 in arrivo, senza contare il primo pieghevole Galaxy Fold che rimane in attesa, finora le vendite smartphone di Samsung non sono state sufficienti per risollevare i risultati di bilancio, penalizzato dall’andamento del mercato delle componenti e negli smartphone dalla grande concorrenza dei costruttori cinesi.