Il MacBook Air è il computer più diffuso nella categoria dei notebook leggeri e sottili, ovvero degli Ultrabook. Lo rivelano alcuni dati divulgati da NPD, società che stima la diffusione della macchina Apple nel 56% del mercato USA di questi prodotti nei primi mesi del 2013.
I dati di NPD non tengono conto dei nuovi Air con processore Haswell recentemente lanciati da Apple e in grado di offrire maggiore autonomia (secondo quanti hanno avuto modo di provarli con valori persino superiori a quelli dichiarati dalla casa di Cupertino). Sarà interessante vedere da qui a qualche mese i dati in questione aggiornati, alla luce delle possibilità offerte dagli Air di ultima generazione.
Apple è stata la prima a credere negli ultrabook, inventando di fatto questo mercato e creando un trend poi seguito da molti altri produttori. Inizialmente riluttanti, alcuni produttori sono stati incentivati da Intel a realizzare prodotti sottili, leggeri e potenti seguendo la direzione intrapresa da Cupertino anni addietro con l’arrivo sul mercato del primo Air. Ricordiamo che inizialmente Intel venne indotta da Apple a produrre chip speciali per questo tipo di macchina e ce quando Apple la progettò, la casa di Santa Clara on aveva CPU adeguate alle sue dimensioni e spessore, capaci di produrre quindi un calore ridotto e di consumare il necessario a fronte di una batteria tanto sottile. Ora Intel produce una grande quantità di chip per Ultrabook e chi costruisce PC sta usufruendo, nei fatti, di quella scelta strategica compiuta da Apple e assecondata da Intel.