C’è chi se ne va e chi (forse per poco) resta. Il destino ormai senza futuro dei Mac con Intel ha segnato un’altra tappa con la presentazione del Mac Studio (con il suo impressionante M1 Ultra) alternativa che si presenta come su una via di mezzo, su gradino superiore all’attuale Mac mini: la continuazione della storia commerciale del Mac mini con Intel e la fine di quella di iMac 27″
A sorprendere prima che la scomparsa del “grande” iMac è la sorte del Mac mini. Questa macchina continua a essere offerta ed è acquistabile nella variante con Processore Intel Core i5 6‑core a 3,0GHz con Intel UHD Graphics 630, archiviazione 512GB e 6GB di memoria RAM al prezzo di listino di 1359,00 euro (in fase di ordine è possibile scegliere anche la variante con Intel Core i7 6‑core a 3,2GHz, 16 o più GB di RAM, maggiore spazio di archiviazione, Ethernet 10 Gigabit).
Il prezzo del Mac mini con Intel 2018 è elevato se confrontato con la configurazione base con SoC M1. Non è chiaro perché Apple continui a offrire la possibilità di acquistare il modello con processore Intel: probabilmente è una macchina destinata a chi vuole la possibilità di usare anche Windows grazie al Dual Boot, utile anche agli sviluppatori che possono così testare i loro software con i processori Intel ma anche per chi ha bisogno di far girare particolari software non disponibili o non ottimizzati per i SoC di Apple.
Come accennato Apple non ha invece avuto il “cuore tenero” con l’iMac da 27″. Questo all in one che sopravviveva da 12 anni (l’abbiamo recensito qui) è stato eliminato invece dai listini. La versione appena cancellata era stata presentata a fine 2020 facendo perdurare la tradizione di una macchina destinata ai professionisti della grafica grazie al suo grande schermo di elevata qualità e le sue ottime prestazioni.
Oggi al posto dell’iMac da 27″ abbiamo Apple Studio Display Display un monitor che che potremmo definire “smart”, capace di aggiungere funzioni quali Center Stage e suono spaziale ad un desktop come il Mac mini o al più potente Mac Studio. All’interno troviamo un processore A13 visto negli iPhone quando invece dentro al vecchio iMac c’era un processore di Intel. Lo potremmo definire quasi un segno dei tempi…