Le chiavi digitali che consentono di aprire, chiudere e accendere l’auto dallo smartphone, diventeranno sempre più diffuse e il consorzio dedicato – con membri di case automobilistiche e produttori di telefoni che si occupa di questa tecnologia – ha stabilito precise regole per garantire la sicurezza e il supporto delle funzionalità sui vari dispositivi.
Il Car Connectivity Consortium (CCC) – gruppo industriale che include aziende quali Ford, GM, BMW, Honda, Hyundai, Mercedes-Benz, e produttori di telefoni quali Apple, Samsung, Xiaomi, e altri ancora – ha annunciato un nuovo programma di certificazione per le chiavi digitali che usano la tecnologia Near-Field Communication (NFC), con tanto di logo dedicato.
È possibile avvicinare i telefoni con NFC alla maniglia della portiera per aprire o chiudere le auto che supportano questa tecnologia e gli utenti possono anche condividere le chiavi con persone di fiducia, stabilendo, ad esempio, per quanto tempo.
La Digital Key Certification del CCC punta a definire la “compatibilità globale di prodotti e servizi per una esperienza senza soluzione di continuità”, indipendentemente dalla vettura e dal dispositivo usato dall’utente.
Tenendo conto di questa certificazione, secondo il consorzio i consumatori avranno la certezza che questa tecnologia funzionerà sempre, anche cambiando telefono e auto.
I produttori di auto e di dispositivi devono superare specifici test per avere il placet del CCC, elemento che conferma la conformità di criteri di sicurezza, protezione e interoperabilità; se superano i test, i produttori ottengono una certificazione e la possibilità di usare un logo ad hoc in materiali di marketing, garantendo ai consumatori che il dispositivo soddisfa gli standard per le chiavi digitali del CCC.
“La Digital Key Certification del CCC è cruciale affinché uno standard universale sia possibile”, spiega Glen Stone, direttore tecnico del Car Connectivity Consortium. “La certificazione non solo rafforza la credibilità delle Digital Key del CCC, ma convalida anche che il prodotto funzionerà perfettamente con altre soluzioni Digital Key del CCC nell’ecosistema”.
La certificazione in questione è pensata per i dispositivi che usano l’NFC. Il CCC ha da poco formato un gruppo di lavoro con il FiRa Consortium, nonprofit che supporta l’ultra wideband (UWB) e che include tra i membri rappresentanti di Apple, Google, Cisco, Samsung, Qualcomm e altri ancora. Il nuovo gruppo di lavoro mira a sviluppare una procedura di certificazione per le tecnologie UWB e Bluetooth Low Energy (BLE).
Rispetto alla NFC, le tecnologie UWB e BLE consentono di sfruttare un sistema di accesso passivo “passive entry” (aprire la portiera quando siamo nelle vicinanze, chiuderle quando ci allontaniamo). La maggior parte dei moderni smartphone include tecnologie NFC, UWB e BLE.