Dopo quello che è accaduto lo scorso anno in India e prima ancora in Cina, il coronavirus colpisce ancora il mondo di chi produce iPhone. La Cina ha disposto il lockdown a Shenzen dove si trova la fabbrica di Foxconn il maggior assemblatore al mondo a cui è anche affidato il compito di costruire gli smartphone Apple.
A riferirlo è Associated Press, spiegando che la sospensione riguarderà anche il trasporto pubblico e che ni prossimi giorni saranno effettuati dei test di massa sulla popolazione, in tre diverse fasi, nell’ambito della strategia “tolleranza zero” contro il virus che prevede la chiusura completa delle città, incluse le più popolose, anche solo in presenza di poche decine di casi, in modo da prevenire diffusioni del contagio più estese.
Eccezioni sul lockdown a Shenzen riguardano società che si occupano di fornitura di alimenti, carburante, beni e servizi essenziali. A tutti quelli che possono farlo è stato ordinato di lavorare da casa e il lockdown, come accennato, dovrebbe durare almeno fino al 20 marzo.
Secondo quanto riferisce Bloomberg al momento lo stop delle linee di assemblaggio riguarderebbe anche il sito di Guanlan e potrebbe durare per circa una settimana. Secondo quanto affermano le autorità locali le commesse sarebbero state spostate altrove per minimizzare l’impatto del provvedimento sanitario. Quanto questo potrebbe incidere sulla disponibilità nelle prossime settimane anche se, sempre secondo gli osservatori del mercato, Apple conta maggiormente sul sito Zhengzhou per la costruzione dei suoi cellulari. Qui non sarebbe stato applicato alcun provvedimento restrittivo. In più va anche detto che al momento la domanda degli iPhone è in discesa per il naturale ciclo di mercato e ogni eventuale difficoltà di approvvigionamento da Guanlan potrebbe essere facilmente ammortizzata.
Più preoccupante potrebbe essere lo scenario che si prospetta per il desktop Mac Studio da poco presentati da Apple . Il lockdown istituito nella città di Shenzhen, nel sud-est della Cina, dove si trovano gli stabilimenti producono e spediscono anche i nuovi Mac che a questo punto potrebbero arrivare più tardi del previsto nelle mani dei consumatori.
Nel momento in cui scriviamo, il Mac Studio è ordinabile sul sito Apple. Per il modello base (con CPU M1 Max) sul sito Apple è indicata la spedizione “in 3-4 settimane”; per il modello con chip M1 Ultra la spedizione è indicata in “8-9 settimane”; effettuando dei cambiamenti nelle configurazioni la spedizione prevista passa a “10-12 settimane”.