Un’inchiesta basata su cinque anni di ricerche e centinaia di interviste a ex-dirigenti, soci d’affari e osservatori di Apple fornisce una lucida e sconvolgente analisi della situazione dell’azienda di Cupertino: oltre a svelarne retroscena e tensioni semina il dubbio sugli effettivi successi del dopo-Jobs. Nonostante il libro abbia perso un po’ del suo fascino provocatorio, visto successi della Apple di Tim Cook (solo di ieri è il record Apple in borsa che vale due volte Exxon, un tempo l’azienda più capitalizzata al mondo), la riflessione che propone nel libro “Dopo Steve Jobs. Come (non) sopravvivere a un genio”, la riflessione proposta dall’autrice Y.I. Kane resta interessante.
L’inchiesta, pubblicata lo scorso anno negli Stati Uniti (Macity ne ha parlato qui) e ora disponibile nella traduzione in italiano di S. Puggioni, edita da Piemme il 17 febbraio 2015, è un approfondimento su Apple da un punto di vista originale, attento e certamente non accondiscendente né innamorato. Yukari Iwatani Kane presenta in 468 pagine le domande e i dubbi che tutto il mondo aveva nell’ottobre 2011, il giorno della morte di Steve Jobs e offre ai lettori le intuizioni e le previsioni frutto di anni di conoscenze del mondo che ruota intorno a Cupertino e delle ricerche e interviste degli ultimi anni in cui Apple e il suo Ceo Tim Cook sono stati e continuano ad essere al centro dei riflettori.
“Quel mercoledì dell’ottobre 2011 – si legge nel prologo del libro – sull’impero calò il silenzio. In tutto il mondo, gli Apple Store fecero uscire i clienti e chiusero le serrande. A Tokyo era notte, ma gli impiegati erano al negozio. Piangevano. Tutti raccolti davanti agli schermi per seguire i funerali di Steve Jobs. Oltre al dolore per la scomparsa del loro leader visionario, una domanda vorticava nelle loro menti, mentre i Coldplay chiudevano la cerimonia sulle note di Viva la vida. Cosa succederà adesso? Cosa succederà alla Apple è anche la domanda che scuote da allora i mondi degli affari e della tecnologia. La Apple è un osservato speciale, e il nuovo Ceo Tim Cook, successore di Jobs, ha dovuto raccogliere un pesante scettro. Ogni suo insuccesso viene letto come segnale di declino, e i successi vengono vivisezionati, in cerca della crepa che si aprirà per inghiottire quella che con Jobs è stata l’azienda dieci passi avanti al resto del mondo”.
Yukari Iwatani Kane, giornalista, redattrice storica del Wall Street Journal che da sempre si occupa di Apple riuscendo anche in qualche scoop, dimostra in questo libro di essere non solo una fine conoscitrice del mondo Apple, ma anche un’osservatrice capace di riflessioni e di previsioni interessanti, un po’ pessimiste certo, ma non scontate sulla vita di Cupertino dopo Steve Jobs.
Di questo libro Walter Isaacson, autore della biografia ufficiale di Steve Jobs, ha scritto: “Una delle più importanti storie d’impresa dei nostri tempi. Kane ci porta all’interno di Apple in questo momento critico con un grande intuizione e con una capacità comunicativa impareggiabile”.
“Dopo Steve Jobs. Come (non) sopravvivere a un genio” per ora non è disponibile in italiano su iBookStore (si trova però in inglese a 16,99 euro). Il libro è in vendita su Amazon nell’edizione di Piemme con copertina flessibile a 16,58 euro.