Il team che sviluppa “unc0ver”, lo strumento di jailbreaking per iOS, ha rilasciato la nuova versione del software che rimuove le restrizioni software imposte da Apple nei dispositivi iOS, spiegando che l’ultima release unc0ver 5.01 può applicare la procedura “a qualsiasi versione firmata di iOS su qualsiasi dispositivo”. Il jailbreak in questione sfrutta una vulnerabilità tipo zero-day individuata da Pwn20wnd, noto hacker per iOS. Pwn20wnd stima che serviranno da due a tre settimane ad Apple per sistemare la falla che consente il jailbreak.
Intorno al jailbreak non c’è più l’interesse di un tempo, ma c’è ancora una comunità attiva che mette a disposizione applicazioni e modifiche software non offerte da Apple. unc0ver 5.0.1 può essere sfruttato con dispositivi sui quali gira iOS da iOS 11.0 fino a iOS 13.5. Prima di questo strumento, l’unico modo per applicare il jailbreak su dispositivi come iPhone 8 e iPhone x era sfruttare il tool denominato checkra1n.
Gli sviluppatori affermano che il jailbreak “è stato ampiamente testato” su vari dispositivi iOS, e che la realizzazione è stata portata a termine usando “adeguate tecniche deterministiche” e il “sistema di eccezioni native per la sandbox”. Sul sito dello sviluppatore sono presenti tutte le informazioni necessarie per l’installazione, ma si consiglia ovviamente di evitare operazioni di questo tipo se non si ha piena consapevolezza di cosa implichi l’installazione di un jailbreak e come la si possa gestire. Il jailbreak, oltretutto, per Apple invalida la garanzia.
Apple spiega che le modifiche di iOS non autorizzate (anche note come “jailbreaking”) consentono di bypassare le funzioni di sicurezza causando diversi problemi negli iPhone, iPad o iPod touch violati, fra cui: vulnerabilità di sicurezza, instabilità, minore durata della batteria, inaffidabilità di voce e dati, Interruzione dei servizi, impossibilità di applicare aggiornamenti software. Per Apple “Le modifiche non autorizzate di iOS costituiscono una violazione del contratto di licenza software con l’utente finale di iOS” e pertanto può negare un intervento di assistenza per un iPhone, iPad o iPod touch su cui è installato un software non autorizzato.
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