Galileo, il sistema di geolocalizzazione europeo, diventerà molto più potente. Si tratta, lo ricordiamo, di un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile (in inglese GNSS – Global Navigation Satellite System), sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (NAVSTAR GPS), controllato invece dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America.
Il progetto GPS è stato sviluppato nel 1973 per superare i limiti dei precedenti sistemi di navigazione, integrando idee di diversi sistemi precedenti, tra cui una serie di studi classificati degli anni sessanta. Il GPS è stato creato e realizzato dal Dipartimento della Difesa statunitense (USDOD) e originariamente disponeva di 24 satelliti. Il sistema è diventato pienamente operativo nel 1994.
Anche se la flotta di satelliti americani viene occasionalmente rinnovata e gli ingegneri continuano a lavorarci, il GPS è al momento meno preciso rispetto a Galileo lanciato nel 2016.
Galileo è attivo dal 2016 e in un comunicato stampa l’ESA (l’Agenzia spaziale europea) riferisce di importante aggiornamento della flotta satellitare entro il 2025, con nuovi dispositivi inviati in orbita. Per questo secondo lotto di 12 satelliti, l’ESA ha firmato due contratti per un totale di 1,47 miliardi di euro. L’Agenzia Spaziale Europea governa lo sviluppo e acquisisce i satelliti per contro della Commissione Europea che finanzia la costellazione.
Secondo l’ESA, questa nuova generazione permetterà di ottenere dati ancora più precisi. Scenderemo al livello dei centimetr, un enorme passo avanti rispetto al GPS che attualmente offre una precisione sulla scala del metro.
I satelliti Galileo di seconda generazione rivoluzioneranno la costellazione e saranno costruiti in breve tempo, con il primo lancio previsto in meno di quattro anni. Si uniranno ai 26 già in orbita e ai 12 satelliti Batch 3 di prima generazione (G1G) attualmente in fase di produzione e prova; il primo lancio dei satelliti G1G Batch 3 è previsto per la fine dell’anno.
La migliore precisione offre vantaggi in vari ambiti: dai sempici utenti che avranno accesso a una migliore sistema di geolocalizzazione sul proprio smartphone, ma anche per i professionisti di vari settori, nell’ambito del servizio pubblico (traffico aereo) e anche per l’esercito.
Secondo l’ESA, anche la velocità di acquisizione del segnale sarà ridotta, consumando allo stesso tmepo meno energia. Il sistema è interessante in prospettiva prospettive per droni, oggetti connessi e ovviamente auto senza conducente.
Per situazione di emergenza, l’ESA riferisce anche di “migliori servizi di ricerca e soccorso, comprese le comunicazioni bidirezionali con le persona in difficoltà”. Una nuova capacità di comunicazione in situazione di emergenza consentirà alle autorità di avvertire gli utenti nelle aree colpite da pericoli imminenti (es. tsunami o terremoti). Tali avvisi potranno essere inviati ovunque, indipendentemente dai fornitori dei servizi di telecomunicazioni, utilizzando i segnali di navigazione Galileo come servizio di messaggistica unidirezionale.
Galileo è compatibile con vari iPhone (a partire da iPhone 6S) e iPad. Se avete un iPhone recente, probabilmente usate Galileo quotidianamente giacché il telefono sceglie automaticamente la rete più precisa. L’elenco dei dispositivi compatibili è disponibile sul sito usegalileo.eu .
Per conoscere vari dettagli su Galileo, fate rifeirmento a questo nostro articolo di approfondimento.