Il quotidiano economico giapponese Nihon Keizai Shimbun, riferisce che nell’ambito di un incontro della Commissione per il Risparmio Energetico presso il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, si è deciso di discutere della possibilità di disattivare da remoto condizionatori d’aria e caloriferi.
L’idea è di ridurre il consumo energetico nei periodi di carenza di energia elettrica, elemento di sempre maggiore preoccupazione. Il Giappone si sta orientando sempre più verso fonti di energia rinnovabili quali l’energia solare, ma l’ammontare di energia generata può essere influenzata dalle condizioni climatiche, rendendo difficile stabilizzare la quantità totale di energia quotidianamente disponibile.
Il Ministero ha riferito che gli impianti di aria condizionata rappresentano circa il 30% nel totale dei consumi domestici in Giappone.
Da un punto di vista tecnico, la possibilità di controllare da remoto lo spegnimento dei condizionatori non è complesso perché la maggior parte di quelli venduti in Giappone integrano già funzionalità che consentono l’accensione e lo spegnimento a distanza. Anche per quelli non predisposti esistono dei dongle che permettono di controllarli efficacemente da remoto trasformandoli in moderni AC (air conditioner) smart.
L’accesso da parte di organismi di regolamentazione governativi potrebbe portare ad uno standard univoco per il controllo da remoto via internet, gestendo condizionatori ma anche scaldabagni e altri elettrodomestici che in determinati periodi potrebbe essere utile disattivare. Stando a quanto riferisce il quotidiano giapponese, il comitato che sta lavorando sull’idea ha previsto la possibilità della disattivazione solo per i proprietari di immobili che accettano preventivamente l’accesso da parte delle autorità.
Il controllo da remoto del climiatizzare consentirebbe ovviamente di accendere, spegnere, decidere a quale temperatura fissarlo in base alla fascia oraria, e così via. Sarebbe ovviamente possibile verificare l’andamento dei consumi, ottimizzandoli, traducendo il tutto in soldi risparmiati sulla bollette.