Il governo cinese tenta di minare la fiducia dei suoi cittadini nei confronti di iPhone e dei prodotti Apple? Il sospetto deriva, secondo il Wall Street Journal, dall’atteggiamento fortemente critico assunto dai media locali nei confronti delle politiche di garanzia applicate dalla Mela sul territorio della Repubblica Popolare.
Lo stillicidio di colpi piccoli e grandi all’offerta di Apple è in corso da tempo ma quello più diretto ed esplicito è arrivato questa domenica quando le accuse sono state riportate sulla prima pagina del Giornale del Popolo, di fatto l’organo ufficiale del partito comunista cinese e quindi del governo. Il quotidiano ha dato seguito a un servizio della Tv di stato che venerdì aveva avanzato il sospetto che i clienti cinesi fossero trattati da Apple come un pubblico di serie B, con periodi di copertura legale più brevi e politiche diverse da quelle usate in altre nazioni. Apple aveva prontamente risposto con un messaggio sul suo sito, respingendo le critiche: «La garanzia cinese è più o meno la stessa applicata in tutto il resto del mondo». Ed è stata proprio contro questa risposta che è partito l’attacco del Quotidiano del Popolo. Il giornale ha intervistato alcuni clienti che a fronte di un telefono rotto non ne avrebbero ricevuto uno nuovo come altri clienti internazionali, ma solo una riparazione. Nell’articolo, accompagnato da una vignetta in cui si prendeva in giro la mancanza di comunicazione di Apple, il giornalista si scagliava pesantemente contro il diniego a un’intervista.
Alcuni osservatori, come quelli ascoltati dal Wall Street Journal, credono che la duplice manovra a tenaglia della Tv di Stato e del giornale del partito, sia il segnale che il Governo ritiene che sia giunto il momento di indebolire la posizione delle aziende estere che stanno invadendo il mercato cinese per dare forza ai produttori locali come Huawei, ZTE e Lenovo, una pratica già seguita in passato con critiche ai danni di Volkswagen e la catena di ristoranti KFC.
Apple non è l’unica azienda hi-tech nel mirino. Un documento pubblicato da un istituto cinese di ricerca, ad esempio, ha stabilito che il mondo degli smartphone è troppo dipendente da Google. Prima ancora il Governo ha fatto sapere che intende richiedere alle aziende che operano in Cina con i loro prodotti di telefonia, una notifica prima che venga rilasciato un aggiornamento del sistema operativo; in arrivo c’è anche uno standard da implementare obbligatoriamente con il quale il Governo sarebbe in grado di identificare chi sta usando un cellulare e le applicazioni di cui fruisce. Tutto questo potrebbe rendere più complicato commercializzare prodotti occidentali sul mercato cinese e potrebbe mettere in grave difficoltà Apple che ha piani ambiziosi per il più grande paese del mondo che è già oggi il secondo mercato per i suoi prodotti, dopo quelle interno USA.