Homebrew, il gestore di pacchetti che semplifica il processo di installazione di software e strumenti dalla riga di comando su Mac, è ora utilizzabile anche sui Mac con macOS Sequoia..
La versione 4.4 è ora ufficialmente compatibile con l’ultimo sistema operativo di Apple. La release precedente funzionava già ma non ufficialmente: in altre parole, in caso di problemi, bisogna cavarsela da soli. L’ultima versione corregge piccoli bug e gli utenti sono invitati a segnalare eventuali problemi sotto forma di ticket su GitHub, dove è disponibile anche il codice sorgente.
Per chi lo conosce, ricordiamo che Homebrew è un package manager per il Terminale, alla stregua del Mac App Store: un sistema che consente di semplificare l’installazione, la disinstallazione e gli aggiornamenti di varie app usando il Terminale. Chi, ad esempio, cerca un modo per installare facilmente tool per la riga di comando come wget, htop, nmap e altre note e apprezzate utility a riga di comando, può farlo con un semplice comando. Si tratta di uno strumento adatto ovviamente ai più esperti che usano la riga di comando e che vivono con il Terminale aperto. Difficile che sia di particolare interesse per i meno esperto; mentre lo è certamente per chi proviene/è abituato a comandi da Terminale degli ambienti *NIX.
Homebrew (qui dettagli e istruzioni su come insalllarlo) ora richiede come minimo macOS 13 Ventura; con l’ultimo update viene abbandonato macOS 12 Monterey: le vecchie versioni continuano ad ogni modo a funzionare ma per queste non sono previsti update e l’arrivo di nuove funzionalità.
A questo indirizzo trovate un nostro articolo con le indicazionu su come creare una chiavetta avviabile con macOS Sequoia; qui le indicazioni su come prepararsi prima di aggiornare il sistema operativo del Mac all’ultima versione.
Per tutte le notizie che ruotano attorno a macOS Sequoia il link da seguire è direttamente questo.