Homebrew, il gestore di pacchetti che semplifica il processo di installazione di software e strumenti dalla riga di comando su Mac, è ora utilizzabile nativamente sui Mac con CPU M1.
Nella versione 3.0.0, annunciata venerdì, il team Homebrew ha integrato il supporto per i Mac con M1. Stando a quanto indicato nelle note di rilascio, sono ufficialmente supportati i chip Apple per l’installazione in /opt/homebrew.
Le precedenti versioni di Homebrew funzionavano sui Mac con M1 ma con alcune limitazioni. Ora il gestore di pacchetti supporta nativamente i nuovi processori; ci sono ancora alcune limitazioni ma la strada è spianata.
Mike McQuaid, sviluppatore di Homebrew, riferisce che alla versione 3.0.0 hanno contribuito MacStadium e Apple.
Per chi lo conosce, ricordiamo che Homebrew è un package manager per il Terminale, alla stregua del Mac App Store: un sistema che consente di semplificare l’installazione, la disinstallazione e gli aggiornamenti di varie app usando il Terminale. Chi, ad esempio, cerca un modo per installare facilmente tool per la riga di comando come wget, htop, nmap e altre note e apprezzate utility a riga di comando, può farlo con un semplice comando. Si tratta di uno strumento adatto ovviamente ai più esperti che usano la riga di comando e che vivono con il Terminale aperto. Difficile che sia di particolare interesse per i meno esperto; mentre lo è certamente per chi proviene/è abituato a comandi da Terminale degli ambienti *NIX.