Con l’inizio della bella stagione è facile ipotizzare che i droni diventino strumento per riprendere dall’alto panorami marini, sorvolando distese di acqua, come mari, spiagge o anche piscine. A meno che non si tratti di droni subacquei, o comunque, waterproof, è consigliabile mantenersi lontano dall’acqua, ma su Amazon esistono piccoli accorgimenti che possono rendere il volo più sicuro. Ecco quali.
Si tratta di soluzioni, a dire il vero, realizzabili anche in casa; per chi non fosse bravo con il fai da te, le soluzioni pronte, vendute su Amazon (in questo caso solo negli USA ma non disperiamo che arrivino anche nel nostro paese), sono comunque economiche.
Si tratta, in buona sostanza, di veri e propri galleggianti, che forniscono la certezza di poter recuperare il proprio drone, nell’eventualità che possa cadere in mare. Anziché doverlo poi ripescare nelle profondità, impresa assai difficile, se non impossibile, questi galleggianti consentono di recuperare il drone in superficie, appunto perché galleggiante.
La prima delle soluzioni proposte offre delle piccole spugne da allacciare al carrello di atterraggio di un Phantom, ad esempio, oppure applicabili ai bracci del drone stesso, nel caso di un velivolo basso, con un Mavic Pro.
Peso irrisorio e dimensioni minime, rendono questo galleggiante quasi invisibile.
Naturalmente, non si tratta di una soluzione per volare a pelo d’acqua, ma solo di una sicurezza nel caso di post ammaraggio: si potrà recuperare il drone, nella speranza che l’impatto con l’acqua non l’abbia completamente “distrutto”.
La seconda soluzione, proposta invece espressamente per Mavic, consente al drone di volare a pelo d’acqua e, addirittura, di atterrare sulla superficie del mare.
Ovviamente, il consiglio è quello di non provare queste manovre estreme, ma di utilizzare questi strumenti come “paracaduti”, nel tentativo di poter salvare il drone nel caso di malfunzionamento dello stesso, quando si trova a sorvolare un qualsiasi specchio d’acqua.