Apple si sta preparando per offrire un suo chip-modem in alcuni iPhone, componente che dovrebbe permettere di sostituire le attuali soluzioni di Qualcomm.
Lo riferisce Mark Gurman di Bloomberg ricordando che sono anni che Apple sta lavorando su un suo chip-modem, componente che vedremo per prima su iPhone SE, una versione rinnovata dello smartphone entry-level che dovrebbe arrivare entro metà del prossimo anno. Dopo l’iPhone SE, il componente in questione dovrebbe arrivare il prossimo anno su iPhone 17 Air e sugli iPad base.
I modem integrati nei telefoni sono fondamentali per la connettività e i vari servizi di navigazione via cellulare. Dopo una prima versione destinata, come accennato, agli iPhone entry level, arriveranno varianti con connettività 5G avanzata e si parla già di future varianti con ricetrasmettitore mmWave (i primi chip saranno limitati alla banda sub-6 GHz).
Negli ultimi anni Apple ha investito massicciamente nel progetto del suo chip-modem, arrivando a comprare nel 2019 la divisione chip-modem di Intel. La stessa Qualcomm già nel 2021 dava per certo l’arrivo di un chip modem Apple nel 2023 anticipando ad azionisti e investitori un brusco calo del fatturato derivante dagli ordinativi di Apple. Realizzare questo componente non è facile e Cupertino ha dovuto rimandare più volte la produzione; con il ritardo del componente di Apple, Qualcomm è rimasto finora fornitore esclusivo di chip modem per iPhone.
Nel 2019 Apple e Qualcomm hanno messo fine a tutte le dispute legali ch erano corso, incluse quelle con i subfornitori della Mela. Le due aziende hanno inoltre stipulato un accordo di licenza della durata di sei anni, con validità dal 1° aprile 2019 e possibilità di proroga per ulteriori due anni, e un accordo pluriennale per la fornitura di chipset.
Secondo Gurman, dopo gli iPhone la Mela valuterà la possibilità di sfruttare il chip-modem anche su futuri Mac portatili, dispositivi che potrebbero offrire di serie la connettività cellulare (voci su questa possibilità circolano da anni, sin dalla presentazione dei primi MacBook Air: l’allora CEO di Apple, Steve Jobs, aveva detto che per l’implementazione della connettività era necessario troppo spazio, ma la tecnologia in questione è cambiata enormemente e non da escludere un Mac con connettività 4G e 5G, tramite un modem integrato e una scheda SIM fisica o virtuale).