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Il futuro del wireless tra IoT e Smart Home: Joseph Bousaba di Qualcomm intervistato da Macitynet

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Il CES 2015 ha visto l’esplosione delle soluzioni “Connected”: dispositivi per la casa, per la salute, e in generale IOT (Internet Of Things) che aiutano a definire e controllare il nostro intorno digitale e trasmettono i propri dati attraverso una miriade di tecnologie senza fili più o meno proprietarie o che devono pagare una quota d’iscrizione a particolari consorzi di produttori. Ovviamente i sistemi più semplici e aperti sono Wi-Fi e Bluetooth ma hanno due difetti: il primo, il consumo di energia mentre il secondo la limitazione dovuta alla distanza e al numero di dispositivi collegabili contemporaneamente.

Le cose sono però destinate a cambiare in un futuro vicinissimo grazie ad alcune tecnologie che avranno per protagonista diretta Qualcomm e più precisamente la divisione Atheros: abbiamo chiesto lumi sul futuro della connettività senza fili per la casa e IOT a Joseph Bousaba, senior director di Qualcomm Atheros, che ha gentilmente risposto alle nostre domande in una saletta dietro l’affollatissimo stand al CES 2015.

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Macitynet:

Dopo gli annunci di Qualcomm al CES 2015 abbiamo alcune domande non tanto sulla produzione di processori che stanno nel cuore di tanti dispositivi smart quanto sulle tecnologie di comunicazione in cui la sussidiaria Atheros di Qualcomm è specializzata. CES 2015 vede protagoniste la Smart and Connected Home e Internet of Things. Ci interessa la sua visione su come questi due mondi possano comunicare tra loro in un futuro vicino o prossimo. Low Power Wi-Fi sembra essere una facile soluzione per comunicare con “internet of things” senza implementare gateway aggiuntivi o dedicati. Qual è la direzione in questo campo?


201407281352188284Joseph Bousaba:

Sul Low power Wi-Fi c’è un enorme interesse quando si parla di Smart Home. Un anno fa parlavamo di Internet of Things, dicevamo che stava per arrivare e che avremmo avuto tanti oggetti connessi ma fino ad oggi abbiamo puntato molto sul rapporto diretto tra l’oggetto e la rete: da una parte abbiamo gli oggetti, i dispositivi esterni, e dall’altra il gateway wi-fi, che è una soluzione di connessione per tutti i dispositivi nella casa. Audio, video, TV, gaming console, fino al controllo di automazione di luci, termostati, elettrodomestici: offriamo tutte le modalità di connessione per questi dispositivi ma il problema di base è: come possiamo farli lavorare insieme?

Per portare il mio esempio come consumatore, a casa ho un sacco di dispositivi connessi ma questi non collaborano tra di loro: fino ad oggi abbiamo una somma di soluzioni chiuse ed è per questo che Qualcomm ha proposto le alleanze AllJoyn e AllSeen che si propongono di risolvere il problema numero uno che è l’interoperabilità.

In effetti AllJoin fa molto di più ma oggi la parola chiave è interoperabilità: è il pezzo mancante per ottenere un sistema smart home completo. L’ha visto anche nel keynote di Samsung di ieri: l’interoperabilità deve essere al primo posto nella capacità di gestire i prodotti consumer e collocando AllJoin al livello superiore possiamo garantire questo.

Macitynet:
Quali sono i pro e i contro di Low Power Wi-fi?

Joseph Bousaba:

Il vantaggio di Low Power Wi-fi sulle altre tecnologie è che il Wi-Fi è il sistema di comunicazione più utilizzato nel mondo consumer. Low power wi-fi sta trasferendosi verso questo mondo e l’unico problema che deve affrontare è quello della richiesta di energia che impedisce la lunga durata delle batterie su dispositivi che necessitano di una vita dai 4 agli 8 anni: richiede più potenza di altre tecnologie.

Ma per alcuni dispositivi che sono sempre connessi alla rete come quelli dedicati all’illuminazione, ai Led, agli elettrodomestici fino alle auto connesse, pensiamo che i consumi siano perfettamente adeguati per consentire efficienza, facilità di accesso e universalità di connessione.

Se prendiamo ad esempio Zigbee il problema è che molti dispositivi oggi non sono compatibili neppure nel catalogo dello stesso produttore (ad esempio quello dell’americana Lowe) e non si parlano uno con l’altro. Si tratta sostanzialmente di soluzioni chiuse anche al loro interno. È la stessa cosa che accade ad esempio con le soluzioni di Philips e di altri produttori che dispongono di un proprio Gateway che non parla direttamente a dispositivi di altre aziende.

Per questo lunedì scorso abbiamo annunciato la nostra collaborazione con LIFX: la loro soluzione d’illuminazione non passa per un ulteriore gateway dedicato mentre con il Wi-Fi abbiamo una connessione diretta al router.

Le applicazioni sono più semplici con il nostro LCM (Lighting Connectivity Module) che forniamo alle aziende per creare lampade LED in modo che possano costruirci intorno il loro sistema di illuminazione e controllo (con l’aggiunta di altri servizi come l’amplificazione audio, n.d.r.) basato su Wi-Fi.

Abbiamo creato anche una soluzione completa che è una lampada LED con collegamento Wi-Fi e una serie di kit di sviluppo per applicazioni base. Per questo crediamo molto nel Wi-Fi low power e forniamo al mercato le soluzioni per adottarlo molto velocemente e con il minimo impegno tecnologico.

Macitynet:
Abbiamo visto che il problema di base dell’interoperabilità oltre a quella interna ad alcuni protocolli è quello di avere diverse soluzioni senza fili per la domotica come Zigbee, Dect, Z-wave… avete in previsione di rendere disponibile un sistema di base che integri le varie radio che permettono l’uso aperto dei protocolli?

Joseph Bousaba:

Noi pensiamo che Wi-Fi e Bluetooth siano le più importanti e preminenti tecnologie sul mercato oggi e, quando l’acquisizione di CSR sarà completata, saremo nella posizione di poter gestire entrambe ai massimi livelli d’innovazione.

In fin dei conti il mercato ha bisogno di essere consolidato mentre oggi abbiamo un’enorme frammentazione che gioca a sfavore dell’interoperabilità: Low Power Wi-fi ha, come detto, un unico svantaggio che è quello della durata delle batterie, ma è in arrivo nel 2016 (a marzo del prossimo anno ndr) la tecnologia Wi-Fi IEE 811 ah con una maggiore affidabilità nel gestire grandi reti di sensori e un consumo di energia molto inferiore rispetto alle soluzioni attuali.

Wi-Fi 811 ah non supererà i consumi che troviamo attualmente nella tecnologia Zigbee e per noi sarà la tecnologia che rimpiazzerà Zigbee stessa e che nel medio termine sarà in grado di gestire pienamente la casa connessa. In ogni caso siamo nel business della vendita di chip e se ci sarà la richiesta di costruire e sviluppare sistemi multiradio potremo valutare di soddisfare le richieste di mercato.

State sviluppando delle tecnologie di Energy Harvesting (periferiche senza batteria) a complemento dei vostri dispositivi di classe IoE?

Non posso fare commenti su questo: si tratta di un settore interessante ma la mia divisione si occupa di tre settori principali: body and personal devices, smart home e smart cities. Alla fine guardiamo alle tecnologie più interessanti sul mercato e cerchiamo la possibilità di integrarle all’interno del nostro portfolio di soluzioni per concepire i migliori prodotti sul mercato e sicuramente la capacità di raccogliere energia elettrica da sistemi che usano cambiamenti di fase, temperatura o da energia meccanica potrebbe combinarsi con altre nostre offerte.

Macitynet:
Quali apporti arriveranno dall’inclusione di CSR (multinazionale inglese acquisita per 2.5 miliardi di dollari che ha nel suo pacchetto APT-X, Sirf, Zoran, Trident)  e dall’integrazione con una delle tecnologie più interessanti mostrate al CES 2013, Bluetooth Mesh, che è in grado di espandere le reti di prossimità mantenendo consumi bassissimi e connessione immediata a milioni di cellulari con Bluetooth 4.0 creando reti di oggetti connessi al web senza la necessità di un gateway?

bousabaJoseph Bousaba:

Non sono nella posizione ovviamente di commentare i dettagli dell’acquisizione di CSR (precise norme vietano comunicazioni specifiche su aziende in via di incorporamento, ndr); quello che posso dire è che Bluetooth Mesh rappresenta una soluzione interessante nel campo delle comunicazioni senza fili di prossimità. In prospettiva se vuoi accedere a Internet of Everything senza un router è sicuramente la soluzione ideale.

Alla fine penso che resteranno sul mercato soltanto due tecnologie, Wi-fi e Bluetooth nelle loro varie implementazioni, perché penso che rappresentino da una parte il migliore modo per ottenere un accesso con la necessaria sicurezza e coordinamento e dall’altra la semplicità d’uso per applicazioni non critiche in cui è fondamentale la facilità di accesso, la distribuzione del segnale e il rilevamento di prossimità anche su sistemi geografici estesi oltre la propria casa connessa, i musei, le vie di una città.

[colored_box color=”green”]Joseph Bousaba è a capo del settore Internet of Everything (IoE) all’interno di Qualcomm. Nel suo ruolo, Joseph ha piena responsabilità dei settori product management, business development e business operation per l’elettronica di consumo,  smart home/control & automazione, dispositivi indossabili e machine-to-machine/smart cities all’interno dell’Internet of Everything.[/colored_box]

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