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Il font New York di serie con i primi Mac rivisitato e si scarica gratis

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Apple ha rilasciato una versione gratuita e rivista di “New York”, uno dei font inclusi con i primi Mac nel 1984, ideato da Susan Kare – autrice di icone, elementi grafici e caratteri dei primi Macintosh.

In una sezione del sito web dedicato agli sviluppatori, Apple spiega che il nuovo “New York” è un carattere serif basato su aspetti essenziali dello storico carattere, progettato per funzionare bene da solo ma anche insieme al “San Francisco” (il font arrivato con iOS 9 e adottato anche da OS X 10.11 e seguenti come font di sistema). Dallo stesso indirizzo è possiible scaricare gratuitamente il font (un file-immagine DMG con le diverse varianti del carattere); tuttavia, nella licenza d’uso allegata al carattere e alle sue varianti, Apple limita l’utilizzo del suo font alla creazione per mockup di interfacce utente per iOS, macOS, tvOS e watchOS.

Apple in passato ha progettato vari font ma dagli anni ’90 in poi ha lasciato il campo ad altri. Lo sviluppo di “San Francisco” nelle sue varianti e di “New York” è una sorta di ritorno alle origini, quando Susan Kare ideò, tre le altre cose, il carattere di sistema da usare nei titoli, nelle voci di menù, nelle finestre di avviso e dialogo del Mac.

Il font “New York” di serie con i primi Mac rivisitato e si scarica gratis

Dopo essersi concentrata su simboli e icone varie del sistema operativo, nel 1983 a designer Susan Kare si concentrò sull’aspetto dei caratteri tipografici. Prima dell’arrivo del Mac sulla maggiorparte dei computer ogni lettera occupava esattamente uno spazio (i font erano a “spaziatura fissa”); il Mac è stato il primo a consentire l’uso di font proporzionali. Bill Atkinson – uno dei maghi dei primi team di Apple che diedero vita al Mac (abbiamo parlato di molti di loro, in questo articolo) – aveva già ideato due font specifici per Mac; la Kare si concentrò sul carattere di sistema (da usare nei menu, nelle finestre di dialogo, negli avvisi, ecc.) e altri caratteri per gli usi più disparati, quelli che in seguito – per volere di Jobs – furono chiamati Chicago, New York, Geneva, San Francisco, ecc.

Steve Jobs era appassionato di calligrafia e nel celebere discorso del 2005 ai neolaureati di Standard, spiegò che i corsi in quetione al Reed College di molti anni prima contribuirono a integrare nel Mac le funzionalità tipografiche che lo resero celebre. Il corso di un monaco trappista (padre Robert Palladino), al Reed College negli anni ’70 ispirò Steve Jobs che cominciò a interessarsi all’arte della scrittura ornamentale, un incontro che si rivelò fondamentale anni dopo quando nacque il primo Mac.

Dell’installazione dei font su Mac abbiamo parlato in questo articolo, al qual vi rimandiamo per conoscere tutti i dettagli in materia (come si aggiungono, come si rimuovono, come si getiscono, come individuare nuovi font, come riconoscere i caratteri di qualità, quali sono i software per gestire i font, ecc.).

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