Se Twitter ha davvero influito nell’elezione di Donald Trump come Presidente USA, allora il suo co-fondatore Ev Williams ha già presentato ufficialmente le sue scuse. La dichiarazione di Williams segue quella dello stesso Donald Trump: il presidente americano sostiene di dover ringraziare Twitter per la sua vittoria. “Penso che forse non sarei qui se non fosse per Twitter”, ha detto a Fox News nel mese di marzo.
“È una cosa molto negativa, intendo il ruolo di Twitter in tutto questo”, ha dichiarato Williams al New York Times, quando ha affrontato la domanda. “Se è vero che non sarebbe stato presidente se non fosse stato per Twitter, allora sì, mi dispiace”.
Trump si è iscritto a Twitter nel 2009, molto tempo prima di pensare di diventare presidente e ha costruito un seguito significativo sulla piattaforma, seguito che è aumentato nettamente dopo che l’imprenditore ha ufficializzato la sua corsa alla Casa Bianca.
Da quel momento Trump ha presenziato Twitter quotidianamente con interventi spesso polemici ma comunque capaci di alzare l’attenzione e diffondere i messaggi presso i suoi sostenitori, calamitando i commenti dei detrattori. La piattaforma, dove Trump ha ora circa 30 milioni di seguaci, è ancora un potente strumento di comunicazione per il Presidente.
Da parte sua Williams apparentemente aveva in mente un destino differente per Twitter, ma ora appare sconsolato: “Pensavo che se tutti avessero potuto parlare liberamente e scambiarsi informazioni e idee, il mondo sarebbe diventato automaticamente un posto migliore”, ha detto al Times. “Ma mi sbagliavo”.