Per la prima volta nella storia del cinema, agli Oscar 2021 ci saranno anche film che non sono stati trasmessi nelle sale durante l’anno in corso. Si tratta di una modifica temporanea per la quale inizialmente l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (in breve, l’AMPAS) era contraria ma che, alla luce dei fatti, è ormai una conseguenza obbligata.
La diffusione del coronavirus a livello globale e le lunghe e restrittive misure necessarie per rallentare i contagi hanno infatti portato, tra gli altri, alla chiusura dei cinema. Perciò niente cinema, niente film nelle sale, niente Oscar l’anno prossimo.
A questi ultimi tuttavia non si è voluto rinunciare, sebbene gli stessi Dawn Hudson e David Rubin, rispettivamente amministratore delegato e presidente dell’Academy, hanno dichiarato che «Non esiste un modo migliore per vivere un film se non quello di guardarlo al cinema» e che tutto questo verrà temporaneamente cambiato proprio per sostenere membri e colleghi in questo periodo di incertezza.
Il blocco dei cinema ha spinto numerose aziende cinematografiche a pubblicare i film online o a ritardarne il lancio di “mesi” ed è anche per questo motivo che l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences si è sentita in dovere di andare fuori dalle righe fino a che non sarà di nuovo possibile tornare nelle sale, portando così ad una corsa agli Oscar, quella del 2021, che non si era mai vista prima.
Anche se come è stato già annunciato si tratta solo di una modifica temporanea e che si tornerà alle regole di ammissione convenzionali «Il prima possibile», per alcuni aspetti si sta comunque abbracciando l’era moderna. Ad esempio questo sarà l’ultimo anno in cui la giuria riceverà i DVD dei film ed i CD delle colonne sonore: dal prossimo per le valutazioni dovranno affidarsi invece ai contenuti digitali oppure dovranno visitare la sala di proiezione dell’Accademy.