Apple avrebbe voluto proporre il suo servizio di musica in streaming contestualmente al lancio di iPhone 5, ma le resistenze di Sony/ATV avrebbero messo fine al proposito. Questo quanto racconta un articolo pubblicato oggi dal New York Post che cita fonti non meglio precisate. Il disaccordo, spiega il Post, sarebbe giunto sui costi della riproduzione delle singole canzoni; Apple puntava a confermare il costo di 0,01 dollari per esecuzione, Sony/ATV pretendeva più denaro, di qui l’abbandono del tavolo delle trattative e lo stop all’ambizione di dare un annuncio ad effetto nel contesto della presentazione del nuovo iPhone.
Sony/ATV è un interlocutore fondamentale per Apple. La società posseduta in parte dagli eredi di Michael Jackson e in parte da Sony, controlla i diritti di fondamentali figure della musica leggera tra cui Whitney Houston, Rihanna, Ricky Martin, Miles Davis, Mariah Carey, Lady Gaga, Jimi Hendrix, Jenifer Lopez, Christina Aguilera, Eminem, Celine Dion, per non parlare dei Beatles. È dunque impossibile rinunciare ad un accordo con i vertici di Sony/ATV e lanciare un servizio commercialmente appetibile.
Ricordiamo che, come abbiamo detto ad inizio settembre, l’obbiettivo di Apple è quello di creare un sistema di riproduzione musicale on demand, una sorta di radio via Internet simile a quelle di Pandora o Spotify che permettere all’utente di comporre playlist sulla base delle proprie preferenze di ascolto, di autori, generi e costì via.
Cupertino pretende di avere dalle case discografiche migliori condizioni di quelle praticate ai concorrenti per lo stretto vicolo che verrebbe messo in atto con iTunes. I clienti, ascoltando i brani musicali, potrebbero infatti immediatamente accedere al negozio Apple e acquistare lo stesso brano con benefici evidenti per le case discografiche.