Sulla Apple TV 4K di 3a generazione, Cupertino ha integrato un chip A15 Bionic, lo stesso che è integrato negli iPhone 13 e iPhone 14 base. In realtà non è esattamente così: il sito FlatpanelsHD riferisce che, usando informazioni ottenute con l’app TV Info si evince che il SoC di Apple TV integra una CPU con 5 core anziché i 6 core presenti sul SoC per gli smartphone.
Per la Apple TV, Cupertino usa in pratica gli A15 “scartati”; è probabile che Apple sfrutti quello che in gergo si chiama “chip binning”, ottimizzando la produzione di chip “riciclando” i modelli che non superano determinati test, destinando quelli che supportano appieno i core per i telefoni, creando specifiche inferiori che consentono di indicarli con una diversa sigla, proposti con meno funzionalità, una tecnica piuttosto comune nel mondo dei produttori di CPU e GPU.
Disattivare un core e commercializzare il processore con un nome diverso è una tecnica comune tra i produttori del mondo IT: aiuta a ottimizzare la produzione ed evitare perdite, e anche ad abbassare il conto. Apple ha fatto lo stesso per il MacBook Air M1 con una GPU con 7 o 8 core a seconda della configurazione.
Il sito FlatPalensHD riferisce ancora che è probabile che sul chip sfruttato sulla Apple TV sia disattivato anche un core grafico (quattro invece che cinque come su iPhone 13 Pro e iPhone 14). Anche senza i core in questione, la Apple TV 4K è un piccolo mostro in termini di potenza, in grado di offrire prestazioni fulminee, gestire diversi formati audio e video, e giochi di qualità pari a quelle delle console di vecchia generazione.