Il 30 aprile 1993 il CERN rendeva di pubblico dominio i componenti essenziali per la creazione di un sito annunciando che il World Wide Web sarebbe stato libero per tutti. Per l’occasione l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare ha deciso di “restaurare” il primo sito web ospitato all’epoca sulla workstation di Tim Berners-Lee. Il progetto in questione ha costituito la base della documentazione sulla rete web ed era ospitato su un computer NeXT (la società creata da Steve Jobs dopo la cacciata da Apple): su questa macchina nacque il primo web server e il primo browser web.
Tim Berners-Lee ha coniato il nome di World Wide Web (W.W.W), ha scritto il primo server per Web, httpd, un browser, un editor, la prima versione del linguaggio di formattazione di documenti con capacità di collegamenti ipertestuali conosciuto come HTML. Le specifiche iniziali per URL, HTTP e HTML sono state in seguito perfezionate e discusse da una vasta comunità di utenti e programmatori.
Ricordando il suo lavoro con i computer NeXT e il sistema operativo a oggetti NeXTSTEP (a tutti gli effetti il “nonno” di OS X), Berners-Lee racconta di averlo fatto per gli strumenti di sviluppo disponibili che gli permisero di realizzare in un paio di mesi quello che con altri ambienti avrebbe richiesto oltre un anno. “L’application builder permetteva di creare menu con grande facilità e usare word processor WYSIWYG (What You See Is What You Get, “quello che vedi è quello che è” o “ottieni quanto vedi”), ho solo aggiunto l’ipertesto creando una sottoclasse per l’oggetto Text.
Il primo sito era essenziale, per lo più composto da testi semplici, scritto da informatici per la comunità di scienziati che badava pià alla sostanza che alla forma. D’altra parte nel 1993 la banda disponibile non era certo quella attuale e non sarebbe stato possibile ottenere molto altro. Il primo “indirizzo web” (http://info.cern.ch/) diventerà una sorta di museo on line della storia del web.
[A cura di Mauro Notarianni]