Il mondo dell’orologeria tradizionale è in crisi anche perché perde terreno a favore dei dispositivi smart da polso, ma nonostante questo i protagonisti tradizionali non riconoscono ad Apple che è il numero nell’ambito di questi gadget per numero di unità vendute e fatturato, il ruolo che gli è dovuto. La questione è giunta alla luce nel contesto della 101esima edizione di Baselworld, importante fiera del settore dell’orologeria che si svolge annualmente a Basilea, dove il malessere del comparto è stata certificata: il numero di visitatori è rimasto stabile ma gli espositori sono quasi dimezzati, passati da 1300 a 650, nonostante affitti ridotti del 10%.
Jean-Claude Biver, CEO di Tag Heuer ha una idea ben precisa su quel che sta accendendo e onestamente ammette che è tempo di considerare l’universo dei dispositivi smart come un comparto dell’orologeria tradizionale. “L’Apple Watch è un orologio – ha detto Biver – un dispositivo che sta al polso e che fornisce informazioni: ore, minuti, date». Ma questo non è riconosciuto, il che non stupisce visto « che molte persone – dice criticamente il CEO di Tag Heur parlando alla BBC – pensano che se non sei svizzero non puoi essere presente in questo evento. È come dire che quelli di Kia non dovrebbero essere al Salone dell’automobile di Ginevra perché sono sudcoreani. Alle prossime edizioni devono essere invitate sia Apple che Samsung».
Nel corso dell’evento Baselworld sono stati presentati numerosi smartwatch ibridi, un mix tra orologi meccanici tradizionali e funzionalità di connettività. Per Biver bisogna in un certo senso «ringraziare Apple e Samsung se i giovani portano ancora al polso un orologio. Immaginate una generazione che non indossa orologi. Sarebbe molto più difficile vendergli qualcosa»
In effetti Apple Watch intanto macina record. Si calcola che nell’ultimo trimestre ogni cinque smartwatch venduti, uno è un indossabile della Mela e nel 2017 Apple ha venuto da sola più smartwatch di tutti gli altri produttori messi insieme. Ma non solo: secondo le stime, smartwatch della Mela ha superato le vendite dei rivali, elvetici e analogici, di circa 1,2 milioni.