Dal 5 ottobre Apple ha aumentato prezzi di app e abbonamenti su App Store in tutte le nazioni e i territori che usano l’euro, una scelta che probabilmente è dovuta alla debolezza dell’euro rispetto al dollaro USA.
Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, l’azienda che da tempo combatte contro Apple nei tribunali chiedendo sistemi di pagamenti alternativi all’App Store (bypassare il sistema di pagamenti di Apple), ritiene che l’aumento sia ingiustificato.
In una dichiarazione, Sweeney ha paragonato Apple a un locatore con affittuari, con questi ultimi che non possono andare da nessun’altra parte, non essendoci alternative all’App Store.
«Immaginate se il padrone di casa dicesse ai suoi piccoli affittuari commerciali che deve aumentare i prezzi senza che quest’ultimi avessero nessuna voce in capitolo o altri luoghi dove andare. Questo è quello che Apple sta facendo agli sviluppatori per nessun’altro motivo che il profitto di Apple. Stanno unilateralmente imponendo un aumento dei prezzi agli sviluppatori in diversi Paesi, senza alcuna giustificazione. Gli sviluppatori non posso fare altro che conformarsi, perché l’App Store è l’unico modo che consente loro di raggiungere oltre un miliardo di utenti iOS».
I prezzi dell’app sull’App Store e per gli acquisti in-app, sono dettati da fasce di vendita preimpostate dal negozio digitale agli sviluppatori, con un prezzo base che attualmente parte da 0,99 € a salire, listini dal quale Apple ricava commissioni sulla vendita da ciascun “tier”, ovvero la fascia di prezzo prevista.
Le nuove fasce di prezzo (PDF) che dal 5 ottobre gli sviluppatori possono selezionare per la vendita della propria applicazione su App Store partono da 1,19€ (rispetto ai 0,99 € di prima), fino ad arrivare a un massimo di 1199€ (rispetto ai 999 € di prima).
Apple rivede periodicamente le tabelle di prezzi delle app vendute su App Store. L’aumento dei prezzi non cambia le percentuali di commissione legate a ciascun “tier”, ovvero la fascia di prezzo prevista. Per gli utenti che hanno abbonamenti in-app attivi, i prezzi non cambieranno.
Oltre che nell’area euro, aumento dei prezzi in-app sono stati attivati anche in Cina, Egitto, Giappone, Malesia, Pakistan, Polonia, Corea del Sud, Svezia e Vietnam.
Ricordiamo che la causa madre relativa alle commissioni del 30% e ai metodi di pagamento alternativi è quella che vede contrapporti Epic ad Apple. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.