Il CEO di Apple, Tim Cook, ha parlato ieri dopo la presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre dell’anno fiscale 2018, conclusosi il 30 giugno 2018. È stato il miglior terzo trimestre fiscale di sempre per Apple con utili e ricavi in rialzo e superiori alle stime degli analisti.
Tra i vari dati interessanti, l’Europa che resta il secondo mercato con 12,138 miliardi di dollari di vendite (+14% annuo) dietro alla Grande Cina: nei territori amministrati dalla Cina (Cina continentale inclusi Hong Kong e Macao) e i territori amministrati dalla Repubblica di Cina (Taiwan), il fatturato è aumentato del 19% a 9,551 miliardi; Cook ha spiegato che quello ottenuto il 30 giugno è stato il quarto trimestre di fila con vendite in aumento a doppia cifra in quella regione. Inevitabile la domanda dei giornalisti presenti in merito alla questione dazi sui beni importati dalla Cina.
“I dazi non sono l’approccio giusto” per risolvere squilibri commerciali, ha spiegato il Ceo evidenziando che “nessuno di quelli introdotti” dagli Stati Uniti contro la Cina fino ad ora colpisce i prodotti dell’azienda da lui guidata. Potrebbe non essere cosi” se, come pare voglia fare, l’amministrazione Trump ne introdurrà altri, mettendo a punto una lista di prodotti importati dalla Cina per un valore di 200 miliardi di dollari cui potranno essere imposti dazi del 10%.
Cook ha spiegato ancora di non poter prevedere il futuro ma ha detto di essere ottimista. “Il rischio associato a fluttuazioni valutarie e a un rallentamento dell’economia legato alle tariffe doganali è difficile da quantificare e non intendiamo farlo ma siamo ottimisti che i Paesi trovino una soluzione e che la calma prevalga”.