L’estate scorsa è emerso un bug che affligge le unità SSD Samsung 840 EVO. Il problema si manifesta con un calo nelle prestazioni in lettura di vecchi blocchi dati, quelli registrati nei blocchi logici da più di un mese: i dati più recenti sono letti a piena velocità e questo spiegherebbe perché l’inconveniente non era stato individuato in precedenza.
Ricordiamo che Samsung a ottobre dell’anno scorso ha messo a disposizione un aggiornamento firmware che dovrebbe risolvere il problema: è stato rilasciato sia per PC, sia per Mac. In ogni caso anche dopo il rilascio dell’update alcuni utenti di queste unità continuano a lamentare lo stesso inconveniente. La speranza è che si tratta sempre e solo di un bug nel firmware (e dunque risolvibile via software con un ulteriore aggiornamento) e non di qualche altra causa che ha a che fare con la progettazione delle memorie TLC.
Nel primo caso Samsung potrebbe provvedere al problema rilasciando un ulteriore aggiornamento softare, invece nel secondo caso la questione risulterebbe molto più complessa e, salvo iniziative speciali del costruttore, costringerebbe gli utenti in possesso degli Samsung 840 EVO a continuare ad utilizzare questi SSD con prestazioni inferiori a quelle specificate.