Il crescente astio tra USA e Cina, per quel che riguarda i rapporti commerciali, che hanno già portato al ban Huawei, potrebbe davvero danneggiare le tasche di Apple, arrivando a dimezzare le vendite di iPhone all’interno del paese.
E’ il secondo avvertimento che arriva alla società, questa volta dagli analisti di Citi, dopo quello dello scorse ore. Anche Goldman Sachs la scorsa settimana ha ipotizzato lo scenario peggiore per Apple, paventando il blocco delle vendite di iPhone nel paese.
L’istituto bancario ritiene che la crescente guerra commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti, aggravata dalla dal divieto dell’amministrazione Trump imposto a Huawei, significa che il governo cinese è già alla ricerca di un modo per colpire l’America, e Apple potrebbe essere il bersaglio più ovvio.
Ciò nonostante, Citi aggrava la situazione, evidenziando adesso che la situazione potrebbe essere negativa per Apple anche senza una risposta ufficiale da parte del governo. Gli analisti hanno previsto che il marchio Apple viene già danneggiato in Cina, che rappresenta ad oggi il 18% di tutte le vendite di Apple: questa cifra potrebbe dimezzarsi in virtù della guerra commerciale.
L’incertezza sul futuro dei dispositivi Huawei potrebbe portare vantaggi ad Apple, ed invece, gli analisti ipotizzano che l’utenza possa ancora boicottare Apple, e volgere l’attenzione a Samsung. Dal canto suo, il CEO di Huawei ha cercato di raffreddare gli animi, rifiutando l’idea di una qualsiasi ritorsione ufficiale del governo contro Apple, ma Trump finora sembra determinato a continuare nella sua lotta commerciale.
Una delle contromosse cinesi potrebbe riguardare alcuni materiali rari, che Apple e altre aziende di elettronica di consumo impiegano nei propri prodotti, tra queste società più colpite, in questo caso, ci sarebbero Lockheed Martin e BAE Systems, entrambe attive nel settore aerospaziale.