Per Apple un trimestre fiscale con fatturato e profitti in leggero aumento ma con dati non entusiasmanti specialmente per le vendite di iPhone.
È quanto emerge dalla presentazione dei risultati finanziari del quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 (che termina il 24 settembre), nel corso del quale l’azienda americana ha annunciato un fatturato trimestrale di 90,1 miliardi di dollari, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente e un utile trimestrale per azione diluita di 1,29 dollari.
I risultati si raffrontano con quelli dello stesso trimestre dell’anno passato in cui l’azienda aveva registrato un fatturato di 83,3 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 1,25 dollari per azione. Un dato che era però pesantemente influenzato dal differimento del lancio di alcuni prodotti e dal fatto che si era ancora in un contesto semi-pandemico.
A far crescere i profitti è stato l’aumento delle vendite di iPhone. Da tempi non ci sono più i dati specifici unitari, ma il fatturato è salito sensibilmente passando da 38,8 miliardi di dollari a 42,8 miliardi, questo nonostante o forse anche per merito del sensibile aumento del prezzo medio del telefono. Il problema è che nonostante l’incremento del fatturato, le previsioni degli analisti erano superiori nel fatturato rispetto a quel che Apple ha effettivamente totalizzato.
Il problema potrebbe essere nei prodotti di fascia entry level come gli iPhone 14 e gli iPhone 14 Plus. Tim Cook infatti ha appena detto ad un telegiornale finanziario che le vendite di iPhone 14 Pro, come anticipato, sono tanto buone da impedire ad Apple di tenere il passo con le richieste. Sappiamo però da altre fonti che Apple avrebbe temporaneamente fermato la produzione di iPhone 14 Plus che sembra essere stato accolto molto più freddamente del previsto.
Sono ancora in decremento le vendite di iPad (fatturato di 7,1 miliardi contro 8,2 miliardi di dollari dello scorso anno ma la linea era sensibilmente invecchiata); aumentano i servizi (18,45 contro 19,1 miliardi di dollari) ma il dato è inferiore alle previsioni che puntavano ad un numero superiore ai 20 miliardi. Un elemento che sta pesando nella lettura dati da parte degli investitori.
Bene invece segmento “altri prodotti” tra i quali ci sono i prodotti Beats, gli AirPods, gli Apple Watch e altri prodotti minori che toccano i 9,6 miliardi (lo scorso anno erano stati 8,7 miliardi), non distante dal fatturato dei Mac e superiori al fatturato di iPad. Molto bene le vendite di Mac (11,5 contro 10,5 miliardi di fatturato) e significativamente sopra le previsioni degli analisti.
“I risultati di questo trimestre riflettono l’impegno di Apple con i clienti, nella ricerca dell’innovazione, e nella volontà di lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”, ha dichiarato il CEO Tim Cook. “Mentre ci avviciniamo alla stagione delle festività con la nostra lineup più potente di sempre, portiamo avanti i nostri valori in ogni azione che intraprendiamo e ogni decisione che prendiamo. Siamo profondamente impegnati nel proteggere l’ambiente, a garantire la privacy degli utenti, a rafforzare l’accessibilità, e a creare prodotti e servizi in grado di sbloccare il pieno potenziale creativo”.
“I risultati record del trimestre di settembre continuano a dimostrare la nostra abilità di operare efficacemente, nonostante un contesto macroeconomico difficile e volatile”, ha riferito Luca Maestri, CFO di Apple. “Continueremo a investire nei nostri piani di crescita a lungo termine, che hanno generato oltre 24 miliardi di flusso di cassa operativo, e consentito di ritornare 29 miliardi di dollari ai nostri azionisti durante il trimestre. La forza del nostro ecosistema, l’impareggiabile fidelizzazione dei clienti e i record di vendita, hanno spronato la nostra base di utenti attivi di dispositivi portando a un nuovo massimo storico. Questo trimestre fissa un nuovo anno record per Apple, con una crescita dei profitti di oltre 28 miliardi e cash flow operativo in aumento di 18 miliardi rispetti allo scorso anno”.