Per anni il Mac si è guadagnato la reputazione come piattaforma molto più sicura rispetto a Windows ma, secondo uno studio sul Malware per OS X di una società di sicurezza, questo sta già cambiando e presto sia Apple che gli utenti della Mela dovranno prendere provvedimenti. Il titolo della ricerca lascia poco spazio all’immaginazione “2015: l’anno più prolifico nella storia dei malware per OS X” in cui Bit9+ Carbon Black indica un dato preoccupante: solo nel 2015 non ancora concluso il volume del malware per OS X è aumentato di 5 volte rispetto a quello registrato in tutti e 5 gli anni precedenti che vanno dal 2010 al 2014.
Come indica il grafico che riportiamo in calce in questo articolo, nel 2015 sono stati individuati 948 malware per OS X contro solamente i 180 rilevati dal 2010 fino al 2014. Nello studio vengono anche riportati i nomi dei malware per OS X più diffusi, tra questi troviamo Lamadai, un cavallo di Troia che sfrutta una vulnerabilità di Java, Kitm e Hackback per l’esecuzione a distanza di malware e istruzioni, LaoShu per la diffusione dello spam, Appetite che prende di mira le istituzioni e gli uffici gogernativi, Coin Thief che ruba account bitcoin tramite l’app crackate di AngryBird e altri ancora.
La previsione è semplice: la leggendaria sicurezza dei Mac è sempre stata dovuta anche alla scarsa diffusione di malware per OS X, rispetto all’affollatissimo mondo Windows preferito per gli attacchi informatici proprio per la vastità delle potenziali vittime. Negli ultimi tempi però la quota di mercato dei Mac e dei dispositivi Apple è aumentata sensibilmente, così lo studio prevede ancora più malware e minacce in arrivo per l’universo della Mela. Per queste ragioni lo studio conclude che sia Apple sia gli utenti Mac devono cominciare a prendere più seriamente in considerazione la sicurezza dei propri computer, Cupertino ponendo attenzione su Gatekeeper e gli strumenti di sicurezza di OS X, gli utenti impiegando software e strumenti per l’analisi e la protezione del computer.