Al giorno d’oggi una delle prime caratteristiche che viene in risalto quando si presenta un nuovo smartphone è il reparto multimediale. Da questo punto di vista Apple è sempre stato all’avanguardia con i tempi, proponendo camere sempre di qualità, tanto che ad oggi i terminali della Mela risultano essere tra i migliori camera phone.
Nell’ottica di continuare con questa brillante reputazione, Apple aveva da tempo, secondo quanto riportato dal The Telegraph, preso accordi con la società britannica Nanoco, specializzata in tecnologia quantum dot.
A detta degli esperti del settore, tale tecnologia avrebbe consentito ai sensori della fotocamera di raccogliere più luce, in modo più efficiente rispetto ai tradizionali design in silicio. L’accordo tra Apple e Nanoco, segnalato in passato per un valore di decine di milioni di dollari, ora sembra essere saltato.
Secondo gli ultimi rapporti, Apple avrebbe deciso di ritirarsi dall’affare dopo aver accertato l’effettivo costo della produzione di questi sensori. Non c’è modo di sapere se Apple è realmente mai stata in contatto con la società, ma le voci in merito sono stata diverse, e la notizia risultava piuttosto credibile, considerando che la tecnologia avrebbe consentito alle fotocamere di iPhone di incrementare la qualità delle foto, oltre che aiutare nell’ambito della realtà aumentata, palcoscenico in cui Apple ha investito particolarmente già da diversi anni a questa parte.
Ad ogni modo, sembra che i futuri iPhone beneficeranno di una tecnologia alternativa per le fotocamere, sotto forma di scansione 3D laser, che dovrebbe fare il suo debutto con iPhone 2020.