Dopo il modello base, iFixit ha smontato anche il nuovo iMac 21.5″ con display Retina 4K, la versione base con CPU quad-core Intel Core i5-5675R a 3.1 GHz, con 8GB di RAM e HDD da 1TB a 5400RPM, display 4K IPS da 4,096 x 2,304 pixel.
In linea generale l’aspetto di maggior interesse è la bassa riparabilità. Come tutti gli all-in-one di Apple recenti, anche questo modello ottiene un punteggio di 1 su 10 per via della RAM saldata, dell’assenza del connettore per il Fusion Drive, la CPU saldata sulla scheda logica. In aggiunta a questo abbiamo uno schermo con il display incollato al vetro, il che significa costi alti per la riparazione di questa componente cruciale.
Tra le curiosità evidenziate dal teardown, il display DCI-P3 prodotto da LG (che consente di visualizzare una palette colore più ampia ed è uno dei primi disponibili al pubblico consumer) e i “consueti” chip prodotti da Broadcom (controller Ethernet), Texas Instruments (SMC controller e switch Displayport), Intel (controller Thunderbolt 2), Cirrus Logic (controller audio) e altri.
Apple ha eliminato lo slot PCIe per l’SSD rendendo dunque non possibile il potenziale upgrade a Fusion Drive, la variante che combina unità di archiviazione flash con tradizionale disco rigido di prestazioni molto modeste; si tratta di un disco da appena 5200 Rpm. Se volete avere una macchina con disco fisso che non finisce per essere un collo di bottiglia, sarà bene in fase d’ordine scegliere eventualmente la macchina direttamente con Fusion Drive (o ancora meglio con unità Flash), giacché dopo non sono possibili upgrade a Fusion Drive fatti “in casa”.