Nel nuovo MacBook Pro 13″ Retina non è possibile aumentare la memoria RAM che è saldata sulla scheda madre, ma la batteria risulta più facilmente rimovibile rispetto al MacBook Pro 15″. Sono alcune delle osservazioni del team di iFixit che ha completamente smontato ed esaminato il nuovo MacBook Pro 13″ Retina confrontandolo con i precedenti notebook della Mela, in particolare con il fratello maggiore Retina da 15 pollici.
Così il secondo portatile Retina della storia risulta solo leggermente migliore per riciclabilità e riparabilità rispetto al Pro 15″ Retina. La batteria è stata rimossa in circa 15 minuti da personale esperto, contro circa 1 ora e mezza di faticoso lavoro per il Pro 15 Retina. L’operazione è fattibile ma risulta in ogni caso molto più complessa rispetto ai MacBook Pro non Retina. Così il nuovo MacBook Pro 13″ Retina ottiene da iFixit il voto di 2 su 10 di riparabilità, contro il minimo storico di 1 su 10 assegnato al Pro 15 Retina. Naturalmente, nessuno ha mai formulato dubbi al riguardo, sostituire lo schermo Retina è una riparazione che rischia di costare estremamente cara.
Tra le caratteristiche hardware segnalate ricordiamo la presenza di un insolito piccolo circuito stampato che collega il gruppo delle batterie alla scheda madre e il cambio di disposizione degli accumulatori implementato dagli ingegneri di Apple per creare spazio sotto alla trackpad per installare l’unità SSD.
Il vano così ottenuto sembra sia in grado di ospitare anche un disco fisso HDD tradizionale al posto dell’unità SSD ma la prova con una unità da 2,5 pollici ha dato esito negativo. Nei prossimi giorni iFixit proverà ha installare altre unità da 2,5 pollici tra cui nuovi modelli con spessore ridotto da 7mm oppure 5mm: se l’esito sarà positivo potrebbe significare molto non solo per i riparatori ma anche per gli utenti del MacBook Pro 13″ che potrebbero sostituire l’SSD integrato con unità più capienti e meno costose di quelle proposte di serie.
Lo smontaggio completo di iFixit è disponibile a partire da questo link.