Puntuale come sempre in occasione del rilascio di un nuovo prodotto Apple, arriva la dissezione di iFixit. Al centro dell’operazione che ci porta, letteralmente, dentro alle tecnologie della Mela c’è l’iPad mini. L’azienda americana, ricevuto un dispositivo in anteprima, prende nota delle piccole (ma non troppe) sorprese che gli ingegneri Apple hanno predisposto in fase di progettazione.
Tra le conferme c’è l’abbondante uso di colle usate per tenere insieme le varie componenti anche se lo schermo, una delle parti più difficili da smontare, questa volta sembra essere stato fissato in maniera meno risoluta che in passato. In compenso mancano le viti (piccolissime) alcune delle quali anche non visibili, un nastro adesivo che tiene fissato il cavo; emerge anche la necessità di rimuovere interamente il display prima di rimuovere il pannello digitizer.
Una volta penetrati in profondità, si nota l’uso di uno schermo Samsung (almeno questo si deduce dal controller, visto che il display non è marchiato) e una batteria fissata con un connettore ad incastro e non saldata come quella del nuovo iPod touch. A proosito della batteria, iFixIt nota alcune contraddizioni nella marchiatura che rendono difficile capire quale sia la reale capacità (in un punto si legge 3.72 V, 16.5 Whr, 4400 mAh, in un altro 3.78 V, 16.9 Whr, 4400 mAh mentre Apple parla di batteria da 16.3Whr). È interessante anche notare che il chip che controlla il tocco sullo schermo è lo stesso dell’ultimo MacBook Air (un Broadcom BCM5976C0KUB6G) e che gli altoparlanti sono effettivamente due, come scritto solo qualche ora fa su Macitynet, e quindi il suono che esce da essi è stereo. Questa novità, mai vista prima in un dispositivo iOS, è frutto dell’uso del connettore Lightning che permette di risparmiare spazio.
E a proposito della porta di nuova generazione, iFixIt nota che è saldata alla scheda madre. Questo vuol dire che ogni riparazione su di essa, magari per un problema collegato ad un connettore malfunzionante, renderà la sua sostituzione molto complicata.
La scheda madre (incollata al guscio in alluminio) presenta memorie di Hynix e mette in mostra al centro il prevedibile processore della classe A5, precedentemente usato in numerosi altri dispositivi Apple, incluso l’iPhone 4S e l’iPad 3.
Al momento in cui scriviamo lo smontaggio dell’iPad mini non è ancora terminato, quindi altre sorprese potrebbero ancora emergere.