iFixIt ha proceduto questa sera alla tradizionale dissezione di nuovi prodotti Mac. Sotto i cacciaviti e divaricatori della realtà americana specializzata in componenti per la riparazione è finito un MacBook Air da 13 pollici di ultima generazione.
Le novità rispetto al modello precedente sono davvero molto poche. Le principale sono in alcune componenti chiave come il processore Core i5 e il chip Broadcom Bluetooth 4.0 con supporto alla nuova tecnologia Low Energy che si somma a cifratura a 128 bit AES e latenza di soli sei millisecondi (contro i 100 millisecondi del Bluetooth classico). L’architettura della scheda madre è rimasta sostanzialmente identica fatto salvo per la piastra che ospita il processore, ora leggermente più grande come un po’ più grande è il dissipatore di calore. Le ventole di raffreddamento sono invece uguali alle precedenti. Da segnalare la persistenza della tradizionale scheda SSD removibile e quindi, teoricamente, sostituibile anche se si tratta di una componente personalizzata e della Ram saldata, anche qui come i precedenza, sulla scheda madre e quindi non aggiornabile in alcun modo. iFixIt, infine, sottolinea i due LED che attraverso una rete di cavetti in fibra ottica illuminano la tastiera, una novità (di ritorno) di quest’ultima versione del MacBook Air.
A chi si stesse chiedendo quali sono le possibilità di riparare da soli il MacBook Air iFixIt risponde con un voto: 4/10. Una volta aperto il dorso, operazione non semplicissima perché Apple ha adottato da tempo viti pentalobate per le quali ci vuole uno strumento ad hoc tutto è a portata di mano ma il negozio americano di ricambi fa anche notare che alcune delle componenti di maggior interesse per un aggiornamento, come RAM e SDD sono proprietarie e non reperibili al momento sul mercato (la Ram è anche saldata come accennato); sempre proprietari sono una lunga serie di elementi costruttivi, il che rende il MacBook Air un prodotto decisamente ostico per gli appassionati del fai da te.