All’IFA di Berlino, Intel ha lanciato il nuovo processore Core M, il cui utilizzo è previsto in nuovi dispositivi 2 in 1 di vari produttori. Intel spiega che il processore è realizzato per dispositivi ultra portatili più sottili e privi di ventola. Il Core M è in grado di potenziare tali dispositivi e offrire fino al doppio di durata della batteria rispetto a un sistema di 4 anni fa.
Il package è più piccolo del 50% e, con soli 4.5 watt, ha un Thermal Design Power del 60% inferiore rispetto alla precedente generazione. Gli OEM possono progettare sistemi privi di ventola con meno di 9 mm di spessore, più sottili di una batteria di tipo AAA e dei notebook più sottili oggi disponibili. Il produttore spiega che ci sono già oltre 20 prodotti basati su questo processore attualmente in fase di sviluppo da parte degli OEM e che i primi sistemi basati su esso saranno disponibili negli scaffali dei negozi per la stagione natalizia.
Intel evidenzia che il processore Core M è un prodotto “privo di minerali provenienti da zone di conflitto”, il che significa che non contiene minerali (stagno, tantalio, tungsteno e/o oro) provenienti da aree di conflitto che finanziano od offrono vantaggi, direttamente o indirettamente, ai gruppi armati nella Repubblica democratica del Congo (RDC) o dei Paesi limitrofi.
Il Core M è disponibile in molteplici versioni: i processori Core M-5Y10/5Y10a fino a 2 GHz e il processore Core M-5Y70 fino a 2,6 GHz. Il Core M-5Y70 è il processore Core M dalle prestazioni più elevate ed è disponibile anche con tecnologia vPro con caratteristiche di sicurezza integrate per la protezione di dati, identità degli utenti e l’accesso alla rete.
Ulteriori caratteristiche includono il supporto per l’audio, Wireless Display 5.0 e prodotti 802.11ac di seconda generazione; l’evoluzione della piattaforma includerà il supporto di docking wireless con tecnologia WiGig di Intel.