Secondo quanto riportato da alcune fonti online, Apple ha introdotto anche su iCloud il doppio fattore di autenticazione: in base a quanto sottolineato da MacRumors, l’accesso ad iCloud ora sarebbe legato alla verifica della propria identità attraverso il doppio fattore di autenticazione, per poter accedere alla maggior parte dei programmi come Mail, Contatti, Calendario, Promemoria, Pages, Numbers e Keynote; Trova il mio iPhone invece viene comunque lasciato accessibile, per poter intervenire eventualmente nel caso di smarrimento o furto.
Ricordiamo che il doppio fattore prevede che si sia in possesso di uno, o più di uno, dispositivo “fidato” al quale viene inviato un codice. Il dispositivo fidato è un dispositivo controllato direttamente, che può ricevere codici di verifica a 4 cifre usando SMS o Trova il mio iPhone. Viene richiesto di fornire almeno un numero di telefono abilitato a ricevere SMS.
In precedenza il doppio fattore era chiesto solo per gestire l’ID Apple in Il mio ID Apple o si effettuava un acquisto in iTunes, App Store o iBooks Store da un nuovo dispositivo. In questa situazione si deve verificare l’identità immettendo sia la password sia il codice di verifica di 4 cifre, inviato al dispositivo. Ora questa operazione diventa necessaria anche usando iCloud.
Al momento il doppio fattore di autenticazione non è ancora disponibile in Italia e probabilmente Apple è al lavoro per renderlo attivo anche da noi. Anche nel momento in cui era stato attivato il doppio fattore per Apple ID, prima il sistema era diventato disponibile solo negli USA
Apple ha anche impostato (anche in Italia) delle “trigger” automatiche via email; gli utenti riceveranno un’email sul loro account di posta elettronica nel caso in cui qualcuno (compreso l’utente stesso) acceda ad iCloud con l’Apple ID, con data ed ora dell’accesso. L’email – visibile qui sotto – vuole quindi notificare eventuali tentativi di ingresso abusivi da parte di malintenzionati sugli account degli utenti Apple, per scongiurare problematiche simili a quelle accadute nel caso del “selfiegate”, che ha portato alla pubblicazione di immagini private di molte celebrità che facevano uso di iCloud.
Con l’introduzione di Appl Pay, l’importanza di garantire assoluta sicurezza diviene cruciale per Apple, non solo per la necessità di dover garantire certezza sull’inespugnabilità dei dati, ma anche per una questione di immagine e di fiducia